Pollastri chiede attenzione alla Regione sul viadotto di San Nicolò

Dopo anni di attesa, con l’attenzione mediatica concentrata sui cantieri che alla fine di dicembre porteranno all’inaugurazione del nuovo ponte sul Trebbia, il rischio è quello di prestare scarsa attenzione al viadotto che attualmente serve San Nicolò. Un rischio ben presente negli appunti del consigliere regionale del Pdl Andrea Pollastri, che in un’interrogazione ha chiesto all’Emilia Romagna di intervenire per rimuovere i detriti che premono contro i pilastri dell’infrastruttura.  Numerosi detriti di grande dimensione – spiega l’azzurro – soprattutto parti di alberi, portati a valle dalle piene improvvise e dalla piogge torrenziali, accumulatisi contro i piloni del ponte – che è un manufatto voluto da Maria Luigia d’Austria nel 1825 – con il rischio di comprometterne la stabilità a causa dell’eccessiva pressione dell’acqua contro gli sbarramenti naturali formati dai tronchi; sbarramenti che, fra l’altro, in caso di piena potrebbero portare all’esondazione del fiume. “Ho sollecitato la Regione” conclude Pollastri “a chiarire di chi siano le differenti competenze in modo da provvedere alla pulizia dell’alveo fluviale, non solo nel tratto in questione, ma ovunque vi siano situazioni potenzialmente pericolose”.

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