Si unisce al coro di coloro che rivendicano pari dignità per tutto il territorio emiliano-romagnolo, in particolare per l’Appennino piacentino, il Consigliere Andrea Pollastri (PdL) in merito al dibattito che sta prendendo il via sulla nuova legge riguardante la raccolta e la coltivazione dei tartufi.
Il progetto di legge che modifica la Legge Regionale vigente, la n. 24 del 1991, ormai superata, giovedì comincerà il suo iter, portando con sé una coda di polemiche poichè, nella relazione introduttiva, viene citata come unica iniziativa promozionale degna di nota la fiera che si svolge nel Comune, da pochi mesi aggregato alla Provincia di Rimini, di Sant’Agata Feltria, suscitando l’indignazione di diverse altre realtà famose per la presenza di eventi legati al prezioso tubero: in questi giorni, ad esempio, vi è stata la presa di posizione del Comune bolognese di Savigno che ha richiamato il presentatore della legge, un Consigliere romagnolo del PD, a considerare anche i colli bolognesi.
Ora anche il Consigliere piacentino Pollastri, si schiera a difesa della propria Provincia, della tradizione tartuficola ivi presente e dei tanti eventi che si svolgono, specialmente la rinomata mostra mercato che ogni anno ad ottobre si tiene a Pecorara.
“Non vorrei – fa sapere Pollastri – che l’iniziativa del tutto lodevole di aggiornare la legge si trasformasse in un modo per aiutare un solo territorio a discapito degli altri, anziché essere, come dovrebbe, un’occasione per valorizzare i tartufi di tutta la Regione e le manifestazioni promozionali ad essi legate.”
“in particolare – prosegue – desta preoccupazione la nostra, inserita nel progetto di legge, in base a cui la Regione può dare contributi diretti alle singole iniziative, differentemente a quanto avviene di solito dove vi è un bando provinciale con una graduatoria locale, con il rischio che vengano finanziare solo alcune a discapito di altre e, come la storia insegna, Piacenza è sempre esclusa.”
“Chiedo pertanto – chiosa l’azzurro – che vengano riconosciute tutte le iniziative più importanti legate al tartufo, non solo quelle romagnole, tra cui non possono mancare quelle piacentine, in particolare quella di Pecorara, che è festa Provinciale, ha una storia ventennale ed un’utenza davvero sovra-regionale, poiché attira appassionati dalle vicine Provincie di Pavia, Alessandria e Genova”: