Reggi, disordini allo stadio di Piacenza: Maroni direttamente responsabile

“Mai come questa volta, mi dispiace dover affermare: lo avevo detto. Quanto è avvenuto oggi allo stadio Garilli ha dimostrato, sul campo, la totale inefficacia preventiva della tessera del tifoso”. Il sindaco Roberto Reggi condanna duramente i disordini verificatisi questo pomeriggio, durante l’incontro calcistico tra Piacenza e Varese: “Questo grave episodio, disdicevole e inaccettabile in sé sia sotto il profilo dell’ordine pubblico, sia per chi vive lo sport in maniera sana e corretta, conferma purtroppo le mie apprensioni, già manifestate in tutte le sedi opportune, in merito all’uso e alla validità delle tessere. Gli scontri, che hanno causato la sospensione della partita e hanno portato al ferimento di uno steward, sono avvenuti proprio perché le tifoserie di opposto colore sono venute a contatto, portando frange incontrollate e violente di facinorosi, al seguito della squadra ospite, nel settore dei sostenitori di casa. In mezzo a persone tranquille e a famiglie con i bambini”.

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“Tutto questo a causa di una legge sbagliata e incompleta, sulla quale – precisa il sindaco – avevo espresso perplessità sia in seno al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica che si riunisce in Prefettura, sia scrivendo al Ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ritengo direttamente responsabile dell’accaduto. A lui mi riservo di chiedere, come rappresentante della comunità piacentina, sia il risarcimento dei danni di natura fisica e materiale arrecati allo steward coinvolto e, eventualmente, all’impianto sportivo comunale, sia dei danni di immagine per la città, che oggi è stata fortemente pregiudicata, in senso negativo, sia per quanto concerne la propria presentabilità, sia sotto il profilo della sicurezza percepita. Negando peraltro il diritto, proprio di tutti i tifosi che si possano realmente definire tali, a frequentare in tranquillità un luogo pubblico e di divertimento quale lo stadio deve continuare ad essere”.

“Continuo a chiedermi – prosegue Reggi – perché in Italia si debba attendere l’incidente perché ci si attivi per garantire il rispetto di regole serie e di buon senso. Le lacune correlate alla norma istitutiva della tessera erano già emerse con chiarezza, nei mesi scorsi, durante i confronti sul tema che ho avuto con Prefetto e Questore, impossibilitati ad attuare provvedimenti alternativi. Non solo il Ministro Maroni ha emanato una norma che porta, come ho già detto più volte, i lupi tra gli agnelli, ma ha reso gli steward, mettendoli pericolosamente in prima linea, veri e propri agenti di sicurezza: un compito delicatissimo che non si può ricoprire per decreto, ma per il quale occorrerebbe una preparazione lunga e adeguata. Anche per questo, non posso restare in silenzio di fronte alla violenza di cui lo stadio Garilli è stato teatro, per ironia della sorte proprio a causa di una tifoseria concittadina del signor Ministro che, lo ripeto, considero il primo responsabile di quanto è avvenuto”.