Bando per creare volontari Avo e Gaps

L’associazione volontari ospedalieri (Avo) e il Gruppo accoglienza Pronto soccorso (Gaps), due realtà già attive a Piacenza, cercano di allargare le maglie della propria rete di volontariato a servizio del malato in ospedale anche a Castelsangiovanni. L’esigenza è emersa all’interno del Comitato consultivo misto degli utenti del distretto di Ponente. L’organismo, che raccoglie rappresentanti dei sodalizi socio sanitari che operano nel territorio, ha attivato due progetti che si propongono di rispondere a bisogni evidenziati in loco, operando in stretta sinergia con l’Azienda Usl.

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In particolare, Avo (che presta servizio in corsia per affiancare i malati durante la loro permanenza in ospedale) ha deciso di fondare un nuovo gruppo di volontari che possano operare nel reparto di Medicina di Castelsangiovanni. “Si tratta – spiega il direttivo provinciale dell’associazione – di un progetto pilota che sarà seguito da Federavo”. A differenza di quanto avviene tradizionalmente, nella realtà del distretto di Ponente si proverà ad affiancare e accogliere malato e familiari soprattutto nei primi momenti dopo il ricovero, in modo da attutire l’impatto con la realtà ospedaliera, a volte traumatica soprattutto per i soggetti più fragili.

Anche Gaps (che fornisce sostegno logistico ai pazienti in condizioni meno gravi o facilitano le comunicazioni con parenti o conoscenti) vorrebbe reclutare una squadra di nuovi volontari da inserire nel Pronto soccorso dell’ospedale della Valtidone. Il progetto sarà mutuato da quello che è ormai radicato a Piacenza, adattandolo ovviamente alle esigenze specifiche che emergeranno a Castelsangiovanni.

L’esperienza di lavoro comune nel comitato utenti ha dunque prodotto, per Avo e Gaps (realtà diverse e con storie peculiari alle spalle), la voglia di operare in sinergia. Il bando di reclutamento per i nuovi volontari sarà dunque unico, così come il percorso formativo per le nuove leve sarà in larga parte congiunto. Lo Svep (Centro servizio volontariato Piacenza) fungerà da sostegno per l’iniziativa.

In questo senso l’ospedale di Castelsangiovanni (anche caratterizzato da un rapporto diretto con la vallata) può rappresentare un’ottima palestra per la sfida. Il comitato utenti (presieduto da Laura Groppi) ne è convinto; anche i componenti Ausl dell’organismo hanno sposato l’idea e la sostengono con convinzione. “Abbiamo lavorato insieme con impegno – sottolinea Piera Reboli, direttore del Distretto di Ponente – perché queste esigenze potessero trovare una risposta”.

Soddisfatti sono i direttori dei due reparti che beneficeranno della presenza dei volontari, Cristina Maestri (Pronto soccorso) e Casimiro Tramaloni (Medicina), così come Guglielmo Delfanti, direttore sanitario della struttura.

Per il reclutamento dei volontari sarà determinante il supporto delle comunità locali e delle altre associazioni già attive sul territorio; in questo senso, l’iniziativa ha già raccolto il positivo assenso del sindaco del comune capofila del distretto di Ponente, Carlo Capelli (Castelsangiovanni).