Comunicato del PD
La violenza nei confronti delle donne è un fenomeno consolidato anche nel territorio piacentino dove, in base agli ultimi rilevamenti del Pronto Soccorso, 436 donne in un anno hanno dichiarato di aver subito violenza sessuale e fisica.
La violenza si manifesta soprattutto nell’ambito familiare ed affettivo. Non è correlata alla presenza di stranieri o immigrati, non riguarda solo strati sociali emarginati o famiglie problematiche. Il fenomeno che, per le percentuali rilevate assume le caratteristiche di un vero e proprio femminicidio, attraversa tutte le classi sociali e può verificarsi anche in situazioni di apparente normalità.
E’ stato recentemente denunciato da Sandro Bellassai (dell’associazione Maschile Plurale) il dato statistico che rivela che in Italia ogni tre giorni una donna è uccisa dal proprio uomo: una guerra a bassa intensità che accade tutti i giorni, sotto gli occhi di tutti ma della quale non si parla.
E’ bene ripeterlo oggi, 25 novembre, giornata istituita a memoria di questa violenza.
La violenza nei confronti delle donne ha molte facce: violenza fisica e psicologica, molestie sessuali, stupro, stalking. La legislazione vigente e l’intervento sanitario adeguato sono passi in avanti, ma non sufficienti a combattere il perdurare della tolleranza verso modelli maschilisti e patriarcali nel tessuto sociale e nel rapporto fra i due generi.
Occorrono perciò interventi educativi e culturali, a partire dalla scuola (dai primissimi anni di scuola), dalla televisione, dall’informazione, dalla condanna unanime di comportamenti e messaggi lesivi della dignità femminile, in qualunque luogo ed in qualsiasi forma si manifestino.
Occorre, non da ultimo, sottolineare che esiste oggi nei confronti della donna un ulteriore tipo di violenza non meno grave, purtroppo solitamente accettata come ineluttabile: la violenza economica. Essa si caratterizza con la precarizzazione del lavoro, coi licenziamenti, con la disoccupazione, in larga parte femminile, con quella drammatica percentuale – il 70% di donne dai 15 ai 60 anni – che non ha lavoro e che soprattutto ha rinunciato a cercarlo a causa degli effetti di questa pesante crisi economica che colpisce le famiglie e carica sulle donne antichi problemi.
Il Partito Democratico sostiene tutte quelle politiche che mirano al contrasto della violenza perpetrata nei confronti delle donne in tutte le sue forme, da quelle più efferate a quelle più subdole, e ribadisce l’impegno perché vengano adeguatamente sostenuti i presidi costituiti dai centri antiviolenza sul territorio.