Una cena come primo passo per creare anche a Piacenza una Fondazione Nilde Iotti. E’ quella svoltasi ieri sera a Piacenza alla Volta del Vescovo dove, oltre a molti politici e personalità della città, ha preso parte il segretario nazionale del Partito Democratico Pierluigi Bersani. Un momento fortemente voluto dalle donne che stanno dietro questo progetto: Nanda Montanari, Giulia Piroli, Giovanna Calciati, Giorgia Veneziani e Barbara Corso. L’attenzione però, com’era comprensibile è stata monopolizzata dal piacentino Bersani, che prima di sedersi a tavola ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. Così il segretario nazionale del Pd ha parlato della situazione politica nazionale: “E’ un bel pezzo che il Governo non riesce più ad avere una presa reale con i problemi che ha questo Paese. Si vive un momento di tattica, si cerca di far battere la palla, di fare melina, ma la sostanza è che prima viene fuori una crisi formale e meglio è”. E non ha mancato di esporre le soluzioni che vuole mettere in campo il suo partito: “Penso che il Paese abbia bisogno di uscire da una fase ed entrare in un’altra. Ci vuole un Governo di passaggio che cambi la legge elettorale”.
Sulle alleanze invece Bersani sembra avere le idee chiare all’apertura ad altri schieramenti: “Nuovo centrosinistra in prospettiva, che si rivolge alle altre forze d’opposizione, l’Udc in particolare. Ma penso che il Pd sia in grado, senza rifare l’Unione, di fare una proposta vincente”. In seguito il segretario dei democratici ha spaziato su molti altri temi, come per esempio le Primarie, non proprio fortunate nell’ultimo periodo per il suo partito. Ultimo esempio è stato quello di Milano con l’elezione dell’avvocato Pisapia sostenuto da Sinistra Ecologia e Libertà a scapito del candidato Boeri, scelto dalla segreteria. In questo caso Bersani ha rintuzzato, ammonendo chi critica lo strumento delle Primarie: “Quelli che giudicano dovrebbe guardare a casa loro. Come meccanismo va perfezionato ma noi non vogliamo partiti personali. Sarebbe interessante chiedere agli altri schieramenti che sistemi di selezione adottano. Le loro scelte dovrebbero essere all’aperto come le facciamo noi”. Una frecciatina non è mancata anche ai giovani “rottamatori”, con in testa il sindaco di Firenze Matteo Renzi: “Bisogna rottamare un istinto anarchico ancora presente nel partito. Rottamato quello siamo il partito giusto per la prospettiva in Italia”. Naturalmente il pensiero è andato anche alla figura di Nilde Iotti, alla quale la serata era dedicata: “Nilde Iotti ci richiama ad una dignità della figura femminile e della funzione della donna e della dignità delle istituzioni. La civiltà di un Paese si misura dalla condizione delle donne. Bisogna sostenere la parità e riconoscere le differenze”. Infine Pierluigi Bersani si altera sull’ultima questione postagli che, visto quanto successo negli ultimi giorni, necessitava una sua risposta. Cioè la campagna mossa dal consigliere comunale di Agrigento Giuseppe Arnone, il quale da giorni ha tappezzato Piacenza con manifesti nei quali chiede più trasparenza nel Partito Democratico al sud. A questa domanda il tono di Bersani cambia e si fa più rigido: “Io non ho da rispondere a della gente che usa il simbolo del Pd in maniera impropria. E’ un curioso sistema, come se qualcuno prendesse il simbolo della Fiat e dicesse: la Fiat è una ciofeca”. E conclude in maniera lapidaria: “Non si può, prenderemo le misure”.