Nucleare.Pollastri(Pdl): \”Ripristinare il Progetto Ignitor\”

 “Un dibattito inutile e demagogico”, lo dice Andrea Pollastri (PdL) in riferimento alla risoluzione del Partito Democratico sulla costruzione di centrali nucleari in Emilia-Romagna, discussa oggi dall’Assemblea Legislativa.

Radio Sound

“Il nucleare – spiega l’azzurro – non è un tema che interessa la sinistra, così come non le interessa Caorso: vi sono due fatti che possono testimoniarlo. Quando, a fine anni ’90, Stato, Regione, Provincia di Piacenza e Comune di Caorso erano governati dalla sinistra non si è fatto nulla per la dismissione della ex-centrale: essa è cominciata ufficialmente nel 2008 su forte impulso del Governo Berlusconi e dell’Amministrazione Comunale di centro-destra, grazie all’interessamento pressante dell’On. Tommaso Foti.

Un altro esempio è il Progetto Ignitor, che avrebbe consentito di recuperare la ex centrale a fini scientifici per un progetto di prestigio, innovativo, che tutto il mondo ci avrebbe invidiato, che avrebbe potuto essere un’occasione per i nostri ricercatori, ed evitare una volta per tutte la riaccensione di Caorso. Ma la risposta della Regione e della Provincia, allora governata dalla sinistra, alle richieste dell’illustre Professor Coppi è stata di fatto negativa.

Oggi, invece, il nucleare interessa alla sinistra perché possibile fonte di polemica politica, come mero pretesto per contestare il Governo e le sue scelte.”

“la posizione del centro-destra – ha proseguito – è sempre stata chiara: prima deve essere terminato il decommissioning di Caorso e bonificato il sito della centrale e poi si deciderà cosa farne.

Una cosa però è chiara: nessuna pregiudiziale sulla presenza di una centrale e di un sito di stoccaggio in Emilia-Romagna ma non più a Piacenza che per quattro decenni ha già avuto la centrale prima e, suo malgrado, un sito di stoccaggio poi.

Quanto poi alla scelta del sito dove eventualmente costruire una nuova centrale la proposta spetta all’investitore, non al Governo. Solo dopo averlo selezionato, anche su una base di una carta di siti potenzialmente idonei che deve essere ancora redatta, si concerterà la scelta.

Dire sì al nucleare, per altro, non significa pregiudicare il sostegno all’evoluzione dell’energia alternativa, per altro incentivata dal Governo stesso: come avviene in Francia e Germania la produzione di energia nucleare si coniuga con energie alternative.”

“È inutile, per ora, – chiosa Polastri- porsi dei problemi prima che vengano date dal Governo risposte precise, importante, invece, continuare con il progetto Ignitor collaborando con il Professor Coppi, sinora bistrattato dalla nostra Regione.”