A Caorso ci sono ancora 8.279 fusti di rifiuti a media e bassa radioattivita’, mentre i piu’ radioattivi sono partiti per l’estero nello scorso giugno. A circa dieci anni dall’inizio dello smantellamento della centrale nucleare e alla vigilia del ritorno delle centrali (di cui una, forse, proprio a Caorso), la procedura per smontare l’impianto, da 450 milioni di euro, sta andando avanti. Il circuito primario e’ stato decontaminato nel febbraio del 2004, l’edificio Torri Rhr e’ stato smantellato nel maggio del 2008, ha spiegato stamane l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda alla consigliera Gabriella Meo, che ha interrogato la Giunta in question time sul nucleare in Emilia-Romagna.
Attualmente, ha aggiunto Freda, nella centrale sono in corso lo smantellamento dei componenti dell’edificio Off-gas, che dovrebbe terminare a fine mese; il trattamento all’estero di rifiuti radioattivi pregressi, che sara’ completato entro il 2013. Riguardo proprio ai rifiuti radioattivi l’assessore ha confermato che, il 30 giugno scorso, tutto il combustibile esaurito (la cui attivita’ era pari al 99,36% della radioattivita’ sul sito) e’ stato trasferito all’estero, mentre nei depositi interni alla centrale si trovano tuttora piu’ di 8.000 fusti di quelli a media e bassa attivita’.