Pd: sul caso Maloberti Lega Nord ancora una volta incoerente

Il Partito Democratico di Piacenza prende posizione rispetto alle ultime vicende che stanno coinvolgendo gli amministratori della Lega Nord: lo fa con una nota a firma dell’esecutivo provinciale e del gruppo consiliare a Palazzo Garibaldi.

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“Prima o poi tutti i nodi vengono al pettine – esordisce la nota – e anche per la Lega Nord cominciano a delinearsi tempi cupi. Legalità, faide interne, dimissioni più o meno chiare, sono tante, troppe, le ombre che si addensano sul Carroccio. La polemica divampata in questi giorni riguardante il “Manifesto dei piccoli onesti”, casualmente (?) annunciato nei giorni precedenti l’ufficializzazione dell’entrata in consiglio provinciale di Giampaolo Maloberti, è sola l’ultima incoerenza che si registra tra le fila del Carroccio piacentino. Perché? Perché come è stato lo stesso Maloberti a riferire, su di lui c’è una indagine in corso e un rinvio a giudizio per la questione delle quote latte. Alla faccia di quelli che gridavano agli avversari politici, tacciandoli di essere troppo litigiosi e di non fare il bene del Paese. Cosa dirà ora l’onorevole Massimo Polledri, oppure cosa risponderà il vicepresidente della Provincia con delega alla sicurezza Maurizio Parma? Oppure l’assessore provinciale all’agricoltura Filippo Pozzi? Sono domande a cui in tanti vorrebbero che fossero date risposte chiare.

Ma il punto, oltre ai problemi ormai evidenti interni alla Lega, è un altro. Umberto Bossi continua a proteggere i circa mille tra “malgari” e allevatori che, pur avendo superato i quantitativi di produzione di latte previsti in sede europea, si rifiutano di pagare le multe. Un aiuto che suona come una beffa per i 39mila allevatori onesti che si sono viceversa indebitati per pagare le multe nel rispetto della legalità. Ma del resto, la Lega ci ha ormai abituati a qualunque genere di giravolta, passando da “Roma ladrona” e “Sono porci questi romani”, al voto senza ritegno del decreto “Roma Capitale”, che destina oltre 500 milioni di euro alle casse del sindaco Alemanno. Oppure, da paladina della legalità, vota alla Camera per salvare il discusso ex sottosegretario Cosentino, accusato di essere vicino ad ambienti camorristici. A proposito, cos’avrà votato il deputato Polledri? E ancora, dulcis in fundo, i “padani” paladini del nord votano senza fiatare per ripianare i debiti del Comune di Catania, oltre 100 milioni di euro.

Tutto questo per buona pace di coloro che, anche a Piacenza, dicono una cosa e poi ne fanno un’altra”.