Mafia, non solo il ricordo, ma anche un\’azione preventiva e repressiva

Mafia, l’importanza del ricordo da associare ad un’azione preventiva e repressiva del fenomeno

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Sabato 2 ottobre si è svolta la significativa iniziativa del Siap piacentino che ha permesso di ricordare, onorando la loro memoria, sia il Giudice Antonio Scopelliti che il Commissario Beppe Montana. Entrambe le figure costituiscono oggi importanti esempi di legalità e altissimo rigore morale per il lavoro svolto a beneficio delle Istituzioni; uomini uccisi dalla criminalità organizzata per impedirgli di proseguire nell’azione conoscitiva e destabilizzatrice del fenomeno mafioso. Ad essi sono seguite le stragi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, poi di tutta una serie di figure dall’alto senso dello Stato ribellatesi al modus operandi della mafia. Da ultimo l’omicidio di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, che con il suo coraggio è stato un baluardo contro il malaffare e la corruzione imperanti nella zona del cilento. Un esempio di buona politica come ce ne sono molti in tutta Italia. Con cognizione di causa rileviamo però al Nord del Paese troppa indifferenza, molte volte grazie al complice silenzio di pezzi deviati delle Istituzioni, ma è nelle nostre zone che il crimine organizzato inquina società e investe capitali sporchi in modo oramai ingegnerizzato. Per citare un esempio, Milano è considerata dal Sostituto Procuratore della Procura Nazionale Antimafia Vincenzo Macrì la capitale della ‘ndrangheta. Occorre quindi portare all’attenzione dei cittadini tutto questo con azioni di buona politica. Ad esempio L’IDV di Piacenza realizzò nel mese di giugno un dossier, composto esclusivamente da fonti di stampa, nel quale vennero riportati tutti i fatti di cronaca locale legati alla criminalità organizzata dal 2008 in avanti. Tale documento costituì materiale per un’interrogazione parlamentare presentata dall’Onorevole Silvana Mura al Ministro dell’Interno Roberto Maroni. Ora, per proseguire con quel lavoro di sensibilizzazione della cittadinanza, l’IDV ha proposto al Sindaco di Piacenza Roberto Reggi, prendendo spunto da un’iniziativa dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), una mozione anti-mafia da presentarsi in Consiglio Comunale, chiedendo ufficialmente all’ Amministrazione locale di mettere in campo tutte le possibili misure preventive e repressive per contrastarla. Tre le tante citiamo:

-attivare percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri, campagne informative, percorsi culturali e sociali al fine di far maturare una nuova coscienza civica tra i più giovani;

-costituirsi parte civile nei processi contro le attività criminose di stampo mafioso afferenti il proprio territorio comunale, destinando l’eventuale risarcimento a un fondo a sostegno delle vittime del racket e dell’usura e al sostegno delle realtà associative assegnatarie di immobili confiscati alla criminalità organizzata;

-promuovere forme di partecipazione alla vita democratica locale, incoraggiando il protagonismo dei giovani ed avvicinandoli alle Istituzioni.

La mozione integrale è leggibile su www.idvpiacenza.it . Ci auguriamo che l’appello di IDV, in prima linea nella lotta per la legalità e nel contrasto di tutte le mafie, venga preso in considerazione, in quanto è fondamentale essere uniti per intaccare ed abbattere un cancro che attanaglia da troppo tempo la nostra società.