Sopralluogo nuovo ponte sul Trebbia. Prossima sfida: unire via Emilia- A21

“Ora che i lavori del nuovo ponte sul Trebbia hanno avuto un’accelerata l’obiettivo dovrà essere la realizzazione del collegamento alla via Emilia e da qui all’autostrada A21. Nel visitare il cantiere della nuova infrastruttura sul Trebbia il presidente della Provincia Massimo Trespidi questa mattina ha già delineato la prossima sfida.

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“La prosecuzione dei lavori – ha detto – è un obiettivo che, come amministrazione, vogliamo darci. Pur rimanendo con i piedi per terra abbiamo l’ambizione di dare pieno compimento all’opera”.

Tracciata la via del futuro il sopralluogo ha rappresentato l’occasione per stilare un bilancio dei lavori, con l’assessore provinciale alle Infrastrutture e alla viabilità Sergio Bursi e i tre sindaci dei comuni territoralmente interessati: Piacenza (Roberto Reggi), Rottofreno (Giulio Maserati), Gragnano (Andrea Barocelli). Invitati anche i primi cittadini di: Borgonovo (Domenico Francesconi), Pianello (Giampaolo Fornasari), Nibbiano (Alessandro Alberici), Caminata (Danilo Dovati), Pecorara (Franco Albertini) e i consiglieri provinciali della commissione consiliare Lavori pubblici e pianificazione territoriale, che questo pomeriggio si riunirà con un ordine del giorno specifico. Sul posto anche il dirigente settore Viabilità, edilizia e infrastrutture Stefano Pozzoli. Per la Provincia anche i tecnici Emanuele Tuzzi e Andrea Reggi.

“Oggi completiamo il sesto palo, su 15 complessivi – ha precisato l’ingegner Luca Cortellari, direttore tecnico della ferrarese Cir costruzioni, che insieme alle piacentine Maserati ed Edilstrade Building si sono aggiudicate l’opera –, del diametro da primato di 2,80 metri (è la prima volta in Italia). A breve avvieremo le prove di carico per verificare la portanza delle strutture di fondo. Sono già state realizzate le fondazioni per la ‘spalla’ (il versante) lato Piacenza”. I pali affondano nel terreno per 32 metri e sono realizzati, in subappalto, dalla ditta Trevi, leader a livello mondiale nelle trivellazioni.

Il progetto esecutivo del ponte, redatto a cura della Cir, è di un piacentino, l’ingegner Stefano Rossi, che per la prima volta ha studiato, insieme al collega Franco Candeo (direttore cantiere), un’innovativa soluzione palo-pila, che prevede la soppressione dei plinti tradizionali e l’inserimento diretto dei pali nel terreno. La tecnica, innovativa e mai utilizzata prima, consente un notevole risparmio di tempo. La posa della prima delle 15 travi è prevista per la metà di ottobre. La prima è già pronta ed è stata realizzata dalla Cimolai di Pordenone, la stessa che ha realizzato il ponte galleggiante sul Po e ha collaborato alla costruzione di opere faraoniche come lo stadio di Pechino. Il costo complessivo del ponte è di 26milioni e 500mila euro. La cifra comprende: i lavori, gli espropri e l’Iva al 20 per cento. La struttura ha una lunghezza di 652 metri. 16 le campate, di 42 metri ciascuna, tranne le laterali che misurano 32 metri. L’innesto è in zona Quartazzola e l’uscita, verso Nord, è in località Sordello, comune di Gragnano. L’iter di realizzazione è partito sul finire del 2001, contestualmente al trasferimento alla Provincia di 245 chilometri di strade ex Statali.

“Abbiamo dato risposte chiare ed inequivocabili – ha commentato Trespidi –: a fine 2011 è prevista l’apertura del ponte. Intendiamo tenere monitorato e vigilare sul cronoprogramma. A tal fine prevediamo un sopralluogo ogni 45-50 giorni per tenere informata l’opinione pubblica sullo stato di avanzamento dell’opera. I lavori stanno procedendo in coordinamento con amministrazioni e imprese. Con questo spirito di collaborazione possiamo dire che abbiamo avviato la realizzazione del ponte. Ora si tratta di mettere mano ad alcuni aspetti collaterali alla realizzazione dell’infrastruttura. Il principale: l’innesto con la tangenziale di Piacenza, per cui fisseremo a breve un incontro: prima di prenderci in carico quel tratto di strada vogliamo verificarne la qualità”. Si tratta di dare attuazione alla convenzione stipulata con il Comune di Piacenza per la cessione alla Provincia del tratto di tangenziale compreso tra la rotatoria provvisoria in zona Quartazzola e il rondò di via Turati, a cui si aggiunge anche la porzione di strada compresa tra la stessa via Turati e la rotonda della Galleana. L’obiettivo è avere tratti contigui il più possibile omogenei per competenze, che altrimenti sarebbero spartite tra tre enti: Provincia (tratto Sordello-rotatoria via Turati), Comune (rotatoria via Turati-rotatoria Galleana) e Anas (connessione tra Galleana ed ex Statale 10).

“Finalmente l’occhio nudo sopisce le polemiche – ha commentato l’assessore Bursi –. Si è visto che i lavori sono a buon punto, la cronologia è rispettata e si arriverà a fine lavori nei tempi indicati. Si spera che l’evidenza abbia messo a tacere le discussioni, che ora non hanno più motivo di esistere, vista l’accelerazione delle opere principali e l’ottima prosecuzione dei lavori”.