“Spese per motivi ideologici fatte mettendo mano alle tasche degli emiliano-romagnoli” per questo motivo, secondo il piacentino Andrea Pollastri (PdL), “La Giunta Regionale deve far conoscere le cifre esatte delle operazioni legali.”
Il riferimento è alla Delibera dello scorso 4 maggio con cui l’Amministrazione Regionale impugnava il contestato Decreto n. 31 più noto come “Sbloccacentrali”, con il quale il Governo ha di fatto aperto la possibilità di ricominciare a produrre in Italia energia nucleare arrogandosi il diritto di scegliere i siti dove verranno costruite le nuove centrali.
Questa scelta è stata contestata da alcune Regioni, tra cui l’Emilia-Romagna, che come forma estrema di protesta ha presentato un ricorso alla Corte Costituzionale sostenendo che, essendo l’energia materia di legislazione regionale, non possa spettare al Governo prendere decisioni in merito.
“Secondo quanto stabilito dallo Statuto Regionale e dal Regolamento interno – prosegue Pollastri – l’Assemblea Legislativa è stata opportunamente informata del procedimento legale in corso, così com’è noto che per l’espletamento del procedimento sono stati incaricati due legali.
Ciò che non si sa è qual è il compenso di questi legali, ne quale sia l’esito del ricorso: per questo ho ritenuto di incalzare la Giunta con un’interrogazione affinchè rendesse note entrambe le cose.”
“Per di più – conclude il Consigliere – sembra che la Corte abbia bocciato il ricorso, se così fosse sarebbe un’opportuna risposta ad un provvedimento, quello della nostra Regione, che, come già ho avuto modo di spiegare, era una forzatura giuridica (le materie inerenti la salute pubblica nazionale, come il nucleare, e l’ambiente sono di competenza esclusiva del Governo) dovuta non ad una volontà di tutela del territorio, bensì un atto di natura politica le cui uniche ragioni erano l’ostilità pregiudiziale al Governo e all’energia atomica. Peccato che in Emilia-Romagna le opinioni private della Giunta vengano fatte pagare a tutti i contribuenti, anche da chi non le condivide!”