Bonifica del po, Trespidi risonde a Reggi

“L’emergenza sversamenti è rientrata. Attualmente, come riportato dagli ultimi dati dell’Arpa provinciale, la concentrazione di idrocarburi nelle acque del Po è al di sotto dei 20 microgrammi per litro. L’Arpa sta tenendo monitorata la zona con controlli su acque superficiali e pozzi. Al riassorbimento dell’allarme successivo agli sversamenti non ha in alcun modo fatto seguito un abbassamento della soglia d’allerta della Provincia, che si sta facendo parte attiva nel chiedere al ministero di attuare tutte le procedure per la bonifica, al fine di dar seguito al primo stanziamento di tre milioni di euro predisposti dal Governo. I progetti di bonifica saranno presentati a ottobre e saranno predisposti dall’Autorità di bacino. A quel punto si tratterà di sollecitare l’Esecutivo per ottenerne i finanziamenti”.

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Così il presidente della Provincia, Massimo Trespidi, ha risposto oggi alla lettera inoltratagli nei giorni scorsi dal sindaco di Piacenza Roberto Reggi. Così come lo scritto del primo cittadino, la lettera di Trespidi è stata inviata anche al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo e, per conoscenza, al governatore Vasco Errani. Nella missiva Reggi rilanciava l’allarme sversamenti, chiedendo a via Garibaldi di “far valere il ruolo di coordinamento assunto a seguito dell’emergenza” e di attivarsi per “chiudere le indagini sul deposito di idrocarburi e l’eventuale e conseguente intervento di bonifica”.

“La Provincia – replica Trespidi – ha più volte ribadito la sua disponibilità ad assumere un ruolo di coordinamento e raccordo sia con il ministero, sia con l’Autorità di bacino, raccogliendo dal dottor Francesco Puma (segretario generale dell’Adb) la propria disponibilità a collaborare”.

“Le ultime analisi e i continui rilievi di Arpa – scrive il numero uno di via Garibaldi – non evidenziano tracce rilevanti di idrocarburi nelle acque o, comunque, tali da poter lanciare allarmi. Ciò non toglie che serva una successiva fase di verifica, che passi attraverso lo studio dei sedimenti del fondo, e ulteriori approfondimenti tecnico-scientifici”.