"Il sindaco Roberto Reggi, come il pugile messo a tappeto da un fendente ben assestato, si ritira all’angolo del ring e, frastornato dalla suonata incassata, si lascia andare a luoghi comuni e alle solite frasi fatte contro la Lega Nord". Così il segretario provinciale del Carroccio, Pietro Pisani, commenta i giudizi espressi sul movimento dal primo cittadino di Piacenza, nel corso dell’intervista rilasciata giovedì all’Unità. "Siamo fortificati dall’avere antagonisti politici che non capiscono qual è il punto di forza della Lega – continua Pisani –. C’è ancora chi recita la favoletta del Carroccio xenofobo e razzista, fingendo di non sapere che abbiamo anche iscritti extracomunitari (la prima donna di colore sindaco è della Lega Nord) e che sono gli stessi immigrati regolari a chiederci il rispetto delle regole e la lotta al buonismo. La realtà è che siamo un movimento che sta in mezzo alla gente, che è presente sul territorio e che – unico nel panorama politico – porta a conoscenza dell’apparato i problemi dei cittadini". "In una parola – continua il segretario – facciamo quello che faceva il partito comunista negli anni ’70 e il potere lo utilizziamo per risolvere i problemi del territorio, a differenza del Pd che, lasciandosi alle spalle quelle esperienze, si è rintanato nel palazzo ed è alla ricerca di potere fine a se stesso". "Il pugile – conclude Pisani – colpito ripetutamente a suon di deludenti risultati elettorali è imbalordito e, con la mente annebbiata, esprime giudizi semplicistici, attingendo alla più bassa retorica anti-Lega". "Reggi – aggiunge il segretario cittadino Paolo Mancioppi – si vada a leggere i giudizi di illustri esponenti del suo partito che, all’indomani delle elezioni, sono stati i primi a indicare il Carroccio come esempio di presenza sul territorio e capacità di ben interpretare le istanze che da esso arrivano". "Reggi prosegue nel solito, patetico, ritornello degli attacchi. Continui pure nella sua linea di demonizzazione, saranno i cittadini a decidere a chi dare ragione. E, per ora, l’hanno data a noi".