Richiedenti asilo e rifugiati aumentano anche a Piacenza

Erano 48 nel 2006, ma i dati sono in continuo e costante aumento. La realtà dei richiedenti asilo e dei rifugiati nel nostro territorio, spesso dimenticata dagli organi di informazione, è stata al centro di un incontro realizzato all’Università Cattolica e organizzato da Provincia di Piacenza in collaborazione con Regione, Provincia di Parma e Servizio Centrale del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. L’iniziativa rientra tra le attività del progetto "Emilia Romagna terra d’asilo. Iniziative per l’avvio del protocollo regionale d’intesa in materia di richiedenti asilo e rifugiati". I risultati della ricerca condotta nel 2007 all’interno di questo progetto sono stati illustrati da Alessandro Fiorini, il quale ha riportato l’attenzione su alcune cifre particolarmente interessanti. "La ricerca ufficiale è stata condotta con la collaborazione delle questure, degli enti locali e delle associazioni e si è chiusa il 31 dicembre 2006 – ha osservato -. In quella data i casi di rifugiati e richiedenti asilo nella provincia di Piacenza erano 48 (1450 in Regione), ma da nostre ulteriori ricerche, condotte nel 2007, possiamo affermare che i casi sono saliti a circa 100. Da notare che tra il 2005 e 2006 il dato era già cresciuto del 20 per cento". Altro risultato emerso dalla ricerca è la mancanza di visibilità e conoscenza di molti casi. "Abbiamo notato che la gran parte dei rifugiati e dei richiedenti asilo tende a essere sconosciuto agli enti – ha sottolineato Fiorini -. Questo perché le tipologie di servizi di cui possono beneficiare questi soggetti sono ancora troppo diversificate. E dunque sconosciute ai rifugiati". Ecco perché l’assessore alle Politiche Sociali e Pari Opportunità Paola Gazzolo ha voluto ribadire l’importanza di un incontro come quello in questione. "Sensibilizzare e informare su questi temi è uno dei nostri obiettivi – ha detto -. Occorre riaffermare la necessità di dare garanzie a questi soggetti. E lo si può fare agendo in rete con l’amministrazione regionale e gli altri enti coinvolti, con i quali abbiamo firmato un protocollo già dal 2006. E’ necessario che le istituzioni continuino a lavorare in questa direzione, perché è solo attraverso giornate di studio e ricerca come queste che si può aumentare la cultura dell’asilo, che è anche cultura di pace". Inserita all’interno dell’insegnamento di Metodologia del lavoro socio-educativo del corso di laurea di Scienze dell’Educazione e dei processi Formativi dell’università Cattolica, la giornata di studio ha quindi registrato l’intervento del professor Pierpaolo Triani,il quale ha riaffermato quanto appena auspicato dall’assessore Gazzolo. "L’università è un luogo di ricerca e di studio – ha detto -, quindi è importante che gli studenti vengano a contatto con tematiche come queste, di temi di cui si parla poco ma molto diffusi. Il nostro agire in rete è questo, metterci a disposizione per far conoscere e capire". A seguire, Luigi Danesi di Fiorenzuola Oltre Confini e Franca Pagani, dei Servizi sociali e abitativi (area minori) del Comune di Piacenza, hanno illustrato alcune iniziative istituite per favorire l’inserimento di rifugiati e richiedenti asilo, oltre che alcune problematiche legate a questo tema emerse nel corso di questi anni. Il prossimo appuntamento con "Rifugiati e migrazioni forzate: quali prospettive a Piacenza" è in programma il 21 aprile, sempre dalle ore 10.30 alle ore 12.30, all’Università Cattolica.

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