Livelli retributivi, orari, mansioni, mantenimento del ticket per il pasto e la prosecuzione del confronto sul premio di risultato già incardinato con le cooperative uscenti e confermato da quelle entranti, Mr.Job e Dema, cooperative con sede a Sassuolo e Bologna. Come ogni cambio di appalto i problemi non sono mancati nemmeno a Xpo logistica di Pontenure (Piacenza) con 400 operatori in appalto che hanno visto, da inizio dicembre, l’avvio della procedura di cambio appalto passata da incontri-fiume in Assolombarda e dall’accordo siglato il 18 dicembre da Filt Cgil e Fit Cisl, presentato in assemblea il 20 a Pontenure e ieri in conferenza stampa a Piacenza, dopo che il sindacato autonomo Sì Cobas ha presentato una segnalazione alla direzione provinciale del Lavoro in cui hanno parlato di “schiavismo”.
Rispediscono le accuse al mittente rendendo noti tutti i dettagli dell’accordo siglato per il cambio appalto i sindacati Filt Cgil e Fit Cisl, che oggi, venerdì 28 dicembre, hanno tenuto una conferenza stampa con i segretari provinciali Floriano Zorzella (Filt) e Antonio Postorino (Fit) con Karim Mansar (Filt) e le Rsa Lleshi Rinola, Rino Bruccola, Irena Asti e Priscilla Fabbrini. Hanno parlato della diffusione di “notizie tendenziose e confuse” e hanno spiegato, i confederali, che saranno garantiti a partire dal 1 gennaio le condizioni e i diritti maturati.
“Abbiamo avuto difficoltà iniziali che sono state superate, a partire dalla lettera di assunzione-standard che le nuove cooperative avevano inviato e che abbiamo subito bloccato e superato con un accordo, ma che pretestuosamente vengono tirate fuori oggi dal sindacato autonomo per gettare benzina sul fuoco di coloro che non hanno ancora firmato le nuove lettere di assunzione”. I sindacati hanno parlato di difficoltà sul regolamento interno delle cooperative subentranti con le richieste di adesione sociale differenziate tra chi andrà a lavorare per Mr.Job e chi per Dema. “Non possiamo cambiare gli statuti delle cooperative, ma abbiamo chiesto e ottenuto che Xpo svolga ruolo di mediazione”.
“Con applicazione del CCNL trasporti e logistica, sono a disposizione gli elenchi di tutti i lavoratori presenti con gli specifici livelli, le mansioni, gli scatti di anzianità e con tutti i riferimenti economici e normativi che consentiranno di non perdere i diritti maturati nel nuovo appalto che partirà dal primo gennaio” spiegano i sindacati.
Nonostante nelle cooperative, per effetto della mutualità, al calare del lavoro calano anche le ore lavorate dai soci-lavoratori, Cgil e Cisl rendono noto che “le cooperative entranti confermano che gli elementi della retribuzione contenuti negli istituti contrattuali saranno maturati completamente. Inoltre abbiamo codificato date con le coop uscenti per elargire gli ultimi salari e un prossimo incontro previsto per fine gennaio 2019 avrà obiettivo di verificare che tutto sia andato nel verso giusto. Nel caso ci fosse qualcosa che non va, verrà subito corretto il tiro”.
“Quindi mentre Cgil e Cisl di settore hanno firmato il verbale di cambio appalto, Si Cobas non l’ha fatto. Spiace che già in aprile, chi invita al conflitto perché “si poteva fare meglio” ha prodotto uno sciopero di 4 giornate senza benefici per i lavoratori e oggi sembra riproporsi lo stesso copione: con i SìCobas che hanno portato notizie fuorviante e interpretazioni errate degli accordi sottoscritti mettendo i lavoratori in uno stato di agitazione che rischia di non portere a nulla di concreto rispetto all’accordo Filt Cgil e Fit-Cisl”.
L’accordo sindacale sottoscritto da Cgil e Cisl di settore – concludono i sindacati – sono le migliori condizioni che potevamo avere”. Tra i punti qualificanti, i sindacati hanno citato lo scambio di informazioni tra le cooperative uscenti e quelle entranti nell’appalto, senza periodo di prova per nessuno, e condizioni di miglior tutela su eventi sospensivi come la malattia e la maternità e l’inserimento dell’Articolo 18.
“E’ il miglior accordo possibile per gestire questo cambio appalto – hanno spiegato ieri Cgil e Cisl – ma le valutazioni e le responsabilità di scelta spettano ai singoli lavoratori. Noi in base al Contratto nazionale, regolamenti e statuti delle cooperative e accordi sindacali in essere abbiamo lavorato per non far perdere nulla ai 400 lavoratori coinvolti nel cambio appalto arrivato alla fine di un anno in cui, grazie a Filt Cgil e Fit Cisl, 280 addetti che erano sotto-inquadrati sono stati correttamente inquadrati, in cui per la prima volta è stato istituito il ticket-mensa, e in cui nell’anno in corso, per la prima volta, è stato corrisposto un premio di risultato”.