Era la terza visita guidata a luoghi di interesse culturale (palazzi e antiche chiese del centro storico di Piacenza) nel giro di tre mesi. Dopo il successo delle due precedenti iniziative (21 aprile e 19 maggio) anche il tour di oggi (23 giugno) alla riscoperta delle chiese di San Lorenzo, San Eustachio, delle Benedettine e di Palazzo Madama (ex carcere) – organizzato dalla Banca di Piacenza come 65° evento collaterale alla Salita al Pordenone – ha raggiunto il numero massimo di partecipanti (quasi 200).
Cinque le tappe dell’itinerario di visita tra gli antichi quartieri dei Landi e dei Fontana (i precedenti tour si erano sviluppati tra le residenze gentilizie dei quartieri Scotti e Anguissola), con la professoressa Valeria Poli a fare da cicerone. I partecipanti si sono dati appuntamento davanti a Palazzo Landi (qui la professoressa Poli ha illustrato le decorazioni esterne dell’edificio rinascimentale), sede del Tribunale. Prima tappa la chiesa di San Lorenzo in via del Consiglio 13, complesso conventuale del ‘300 costruito dagli Agostiniani e finanziato dalla consorteria gentilizia ghibellina dei Landi; dalla cappella di Santa Caterina d’Alessandria e dalla zona presbiteriale di sinistra provengono gli affreschi medievali ora conservati, dopo il distacco, al Museo Civico di Palazzo Farnese (quinta tappa della visita guidata).
L’itinerario è proseguito con la chiesa di Sant’Eustachio, sempre in via del Consiglio (al civico 5), citata a partire dal 940 e ricostruita nelle forme attuali tra il 1707 e il 1710. Con la soppressione del titolo parrocchiale, nel 1830 la chiesa divenne oratorio della Confraternita del SS. Crocifisso, attualmente retta dal priore monsignor Pietro Casella. Da alcuni anni Sant’Eustachio è officiata dalla comunità russo-ortodossa. Terza tappa all’ex carcere di via del Consiglio 15, ora sede della Procura della Repubblica: Palazzo Madama, costruito a partire dal 1658, venne destinato alla residenza delle duchesse vedove Margherita de Medici ed Enrichetta d’Este; morta quest’ultima, Ferdinando di Borbone lo destinò a dogana, funzione mantenuta fino al 1884, anno di trasformazione in carcere. Penultima tappa l’ex chiesa delle Benedettine, nella via omonima, proprio di fronte a Palazzo Madama. Qui sono stati visitati cortile, chiostro e anche l’interno. Dedicato all’Immacolata Concezione, il tempio venne commissionato dal duca Ranuccio II nel 1677. La visita guidata si è conclusa con l’illustrazione degli affreschi staccati della chiesa di San Lorenzo ed ora esposti al Museo Civico di Palazzo Farnese. Ai partecipanti è stato distribuito un depliant illustrativo dei monumenti visitati realizzato dalla Banca di Piacenza con testi di Valeria Poli. L’evento – reso possibile grazie alla Procura della Repubblica, al Demanio dello Stato e al Comune di Piacenza – è stato organizzato in collaborazione con Ivri.
Monsignor Giorgio Corbellini, dal Vaticano alla Salita al Pordenone
Proseguono le visite illustri alla Salita al Pordenone. Monsignor Giorgio Corbellini, Antonino d’oro 2017, non ha voluto rinunciare alla possibilità di poter ammirare alla loro stessa altezza gli affreschi dell’artista friulano e del Sojaro nella Cupola di Santa Maria di Campagna, grazie al recupero del “camminamento degli artisti” a cura della Banca di Piacenza. Il presidente dell’Ufficio del lavoro della Sede Apostolica e della Commissione disciplinare della Curia Romana, nonché vescovo di Abula (sede vescovile della Spagna meridionale), è stato accolto nella prima mattinata di oggi (23 giugno) dal padre guardiano del Convento dei frati minori Secondo Ballati e dal presidente del Comitato esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani. Monsignor Corbellini al termine della visita ha ringraziato la guida Irene Bramante per le spiegazioni e la Banca di Piacenza per la lodevole iniziativa culturale che valorizza Santa Maria di Campagna, basilica molto amata dai piacentini. Hai poi raggiunto la sua Viserano di Travo – dove è nato 71 anni fa – per celebrare un Battesimo. La giornata piacentina di monsignor Giorgio Corbellini è proseguita con la celebrazione della Cresima, sempre in mattinata, a Vernasca e, nel pomeriggio, a Compiano.