I Carabinieri della Stazione di Piacenza Principale, nel primo pomeriggio del 19 gennaio, hanno arrestato un 27enne fiorenzuolano per atti persecutori nei confronti della 20enne ex compagna. La vita della ragazza, dopo averlo lasciato, si era trasformata in un incubo, fino a quando, impaurita, ma determinata ha deciso di denunciare il suo aguzzino.
Difatti, il 22 settembre 2018 ha raccontato ai Carabinieri di aver intrattenuto una relazione sentimentale tra il 12 agosto 2017 e il 2 febbraio 2018. L’uomo che frequentava si era subito mostrato molto geloso e possessivo nei suoi confronti, manifestava improvvisi sbalzi di umore, alternando momenti di felicità a fasi di irascibilità incontrollata. Proprio in tali frangenti era capitato svariate volte che l’ex compagno l’avesse spinta, strattonata e presa per i capelli. Si era confidata con due amiche del cuore e con la sorella.
Senonché il 2 febbraio 2018, dopo l’ennesima scenata di gelosia, nel corso della quale ha raccontato di essere stata colpita con una testata e di essere stata costretta a rimanere chiusa in automobile, ha deciso di lasciarlo. Dopo ciò, il giovane fiorenzuolano, non rassegnatosi alla fine della loro relazione ed alla possibilità che la sua ex ragazza potesse frequentare altri ragazzi o comunque avere una vita non sottoposta al suo controllo, ha iniziato a ingiuriarla e minacciarla continuamente – arrivando anche a percuoterla – a presentarsi sotto casa, a pedinarla negli spostamenti, fino addirittura a presentarsi nei luoghi dove si trovava con altri amici. Ha iniziato a controllare le frequentazioni, contattando tutti i ragazzi con cui si frequentava diffidandoli dall’incontrarla. Utilizzava ogni mezzo telematico per avvicinarsi a parenti ed amici dell’ex al fine di avere informazioni sul suo conto. Ma soprattutto ha iniziato a chiamarla migliaia di volte e ad inviarle numerosissimi messaggi con WhatsApp anche con utenze sconosciute.
Perciò la giovane donna, per timore della propria incolumità, ha dovuto alterare le proprie abitudini di vita, limitare gli spostamenti, vivendo nel continuo timore di essere avvicinata ed aggredita sia verbalmente ma soprattutto fisicamente. Dopo la denuncia della donna, i Carabinieri della Stazione di Piacenza Principale, hanno verificato, accertato, sentito le due amiche e la sorella della vittima, raccolto e fornito le fonti di prova alla Procura della Repubblica di Piacenza che ha richiesto la misura cautelare.
Il Giudice del Tribunale di Piacenza, concordando pienamente con quanto ricostruito sulla condotta tenuta dal giovane di Fiorenzuola d’Arda, e con quanto richiesto dal P.M., emetteva a suo carico l’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari, con divieto di allontanarsi dalla propria residenza e con l’espresso divieto di non poter comunicare con il telefono, con la posta, con qualsiasi mezzo telematico o informatico con la sua ex ragazza
“Cogliamo l’occasione per invitare tutte le donne vittime di violenza di genere, a denunciare le persecuzioni subite. Ogni caso verrà affrontato e seguito con attenzione da parte di militari del Comando Provinciale di Piacenza appositamente specializzati e formati, in stretta collaborazione con i centri antiviolenza” dicono i carabinieri in una nota.