Riceviamo e pubblichiamo la nota di Giovanni Molinaroli, coordinatore provinciale FP CGIL Vigili del fuoco.
Alcuni giorni fa sul quotidiano locale Libertà è stato pubblicato un articolo sulla risposta del sottosegretario Molteni ad una interrogazione fatta dal parlamentare piacentino Tommaso Foti riguardo gli organici dei Vigili del Fuoco.
Nell’articolo si scrive che c’è stato un incremento di 26 unità di Vigili del Fuoco in due tranche. Occorre fare un po’ di chiarezza, perché le nuove leve uscite dalle scuole centrali di Roma ed assegnate al Comando di Piacenza sono effettivamente 29 in due tranche, ma l’organico non è stato aumentato, perché il 17 di Settembre sono stati trasferiti ad altri Comandi 33 Vigili del Fuoco, con un passivo quindi di 4 unità.
Stante l’ennesimo saldo negativo – e non positivo come viene descritto nell’articolo di giornale – la situazione del Comando piacentino rimane assolutamente precaria se non addirittura peggiorata rispetto allo scorso anno.
Non si vuole far polemica con la parte politica piacentina che si è in parte prodigata con buono scopo d’intenti, ma la chiave di lettura del risultato finale è ben diversa da quella descritta: manca, infatti, completamente il dato delle uscite di persone trasferito a seguito della mobilità nazionale, a seguito della quale sono appunto uscite ben 33 unità dal nostro comando.
Ovviamente la soluzione al problema non sta nell’impedire alle persone di ottenere il collocamento presso comandi più vicini alle proprie famiglie ed esigenze!
La realtà che putroppo continuiamo a riscontrare, e che questa O.S. ha più volte messo in evidenza, è la mancanza di concretizzazione da parte della politica tutta a tutti i livelli, degli sforzi che dice di essere disponibile a fare per i Vigili del Fuoco, a partire dal piano straordinario di assunzioni, già previsto dalla legge finanziaria per il 2018, che prevedeva una copertura economica straordinaria e non ancora attuato.
Infatti a tutt’oggi, insieme agli elogi e alle promesse, non è stato emanato ancora alcun atto concreto: la riforma del Corpo è stagnante e non si trovano i fondi necessari, non viene preso nemmeno in considerazione, se non a parole, un adeguamento economico stipendiale serio ed in media con i colleghi VVF europei, non vi è impegno concreto per introdurre anche per i VVF l’assicurazione INAIL, non vi è traccia di finanziamenti adeguati per ammodernare il parco mezzi e soprattutto le promesse di nuove assunzioni, che potrebbero dare una boccata di ossigeno a tanti comandi nelle condizioni del nostro, si sono impantanate a causa della mancata copertura economica.
Mentre continuano le promesse, solo a Piacenza nei prossimi 5 anni avremo una quindicina di pensionamenti, che si andranno ad aggiungere alle oramai croniche 36 unità mancanti dall’organico piacentino.
Infine sono oltre 4 anni che si attende che la sede VVF di strada Val Nure venga completata con la costruzione di un capannone da adibire ad autorimessa di almeno 1000mq.