Via libera del Tar al bitumificio di Gossolengo, il comitato: “Amarezza, ma la battaglia continua”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del comitato “No al bitume Si al parco del Trebbia” dopo la sentenza del Tar di Parma che ha dato il via libera al bitumificio nella zona di Gossolengo.

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E’ di alcuni giorni fa la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale avversa al ricorso da noi presentato contro l’autorizzazione alla installazione di un Mega Impianto di Produzione Conglomerati Bituminosi in località Ponte Nuovo in pieno Parco del Trebbia. Uno scempio che andiamo a denunciare e contro il quale ci stiamo opponendo da oltre due anni. Purtroppo non possiamo, almeno per il momento, che prendere atto con profonda amarezza di quanto espresso dalla sentenza che sembrerebbe far proprie le ragioni della controparte. Ci confortano in questi giorni i tanti messaggi di solidarietà, alcuni dei quali inaspettati, che stiamo ricevendo e che ci incitano a proseguire la lotta per salvaguardare il territorio e per far valere il diritto di noi cittadini a vivere in un ambiente salubre, senza andare ad aggiungere ulteriori elementi di inquinamento in un’area, quella della pianura padana e di Piacenza e Provincia in particolare, già da tempo in situazione emergenziale.

Il Comitato conferma pertanto la propria determinazione a proseguire la lotta sia in ambito amministrativo, valutando la possibilità di impugnare davanti al Consiglio di Stato la sentenza emessa, sia continuando la propria azione di vigilanza e controllo sull’area del Parco del Basso Trebbia.
Attività di vigilanza e controllo che ricordiamo ha già consentito di segnalare diverse irregolarità nelle attività che vengono eseguite nell’area consentendo l’intervento degli Enti Preposti.

Oggi ci sentiamo più che mai orgogliosi di aver dato avvio, attraverso la lotta in corso, ad una presa di coscienza collettiva circa l’attacco indiscriminato che da decenni viene puntualmente attuato a danno del territorio e in particolare dell’area del Basso Trebbia. Da quasi tre anni stiamo mettendo l’Amministrazione di Gossolengo e i suoi rappresentanti di fronte alle proprie responsabilità fatte di atti, autorizzazioni, delibere che vanno in direzione nettamente contraria alla salvaguardia del territorio. A nulla vale il tentativo maldestro di addossare la responsabilità a chi li ha preceduti.

Per prima cosa perché vari componenti dell’attuale amministrazione comunale ricoprivano ruoli di responsabilità anche nelle precedenti amministrazioni e risultano aver personalmente avvallato decisioni nefaste che oggi stanno consentendo ciò che si sta materializzando nel Parco del Trebbia. In secondo luogo perché proprio in questi ultimi tre anni l’amministrazione invece di supportare i propri cittadini ha deciso di schierarsi con chi intende dare al Parco del Trebbia una connotazione industriale invece che naturalistica. La cittadinanza di questo si ricorderà quando alle prossime occasioni costoro ricominceranno a promettere di far del Parco del Trebbia il “giardino” di Gossolengo. Nelle prossime settimane verrà convocata una Assemblea Pubblica durante la quale oltre ad illustrare alla cittadinanza il contenuto della sentenza, daremo anche evidenza delle future azioni di lotta che si proporrà di intraprendere.

La lotta prosegue nella certezza che il nostro territorio e il Parco del Trebbia meritino ben altro futuro rispetto a quello che oggi gli si vuole riservare con scelte antistoriche e per niente rispettose del monito e auspicio che anche Papa Francesco ha più volte lanciato a difesa del Creato e a salvaguardia dell’ambiente.
Sarebbe bello e opportuno iniziare da casa nostra, da ciò che a noi è vicino e questo come Comitato ci stiamo impegnando a fare.