Via libera allo street food contadino, Coldiretti: “Riforma importante per coltivatori e turismo”

“Storico via libera allo street food contadino dal campo alla tavola nella manovra 2018”. L’importante novità è stata annunciata dal presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione dell’Assemblea nazionale di fine anno nel commentare “positivamente la manovra che contiene importanti misure per il settore agricolo, dalla decontribuzione per giovani agricoltori, al bonus verde fino alla sterilizzazione delle aliquote Iva”. Per la prima volta gli agricoltori potranno vendere direttamente i propri prodotti anche derivati da processi di manipolazione o trasformazione e pronti per il consumo, anche in forma itinerante. “Un’opportunità importante” afferma il presidente di Coldiretti Piacenza Marco Crotti: “Sarà finalmente possibile acquistare direttamente a chilometro zero dagli agricoltori e dagli allevatori a garanzia della genuinità e della qualità ma anche del rispetto degli ingredienti e della vera tradizione enogastronomica Made in Italy. Valorizzare l’identità culturale dei centri storici è importante per gli abitanti ma anche per i tanti turisti italiani e stranieri che quando arrivano nelle città – sottolinea la Coldiretti – si aspettano di mangiare prodotti della tradizione locale che sono la vera forza della vacanza Made in Italy, conquistata con la distintività, la biodiversità e il legame con il territorio.

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Il cibo da strada contadino non è l’unica novità. Nella manovra, infatti – spiega Coldiretti – è contenuto anche il “Bonus verde” ossia la detrazione ai fini IRPEF del 36% delle spese per lavori di “sistemazione a verde” di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi nonché per la realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili. Il bonus si applica nel limite massimo di spesa di 5.000 euro per interventi sulle singole unità immobiliari e sulle parti esterne condominiali. Secondo Coldiretti un ettaro di piante elimina circa 20 chili di polveri e smog in un anno. Per i giovani agricoltori under 40 è stato anche riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per il successivo anno e del 50% per l’ulteriore anno. Una misura per sostenere la crescente domanda di giovani che vogliono fare impresa in agricoltura in Italia che può contare su 53.475 imprese agricole condotte da under 35 con un aumento record del 9,3% nel terzo trimestre del 2017 rispetto allo scorso anno secondo un’analisi della Coldiretti. Per gli allevatori è stato previsto l’innalzamento delle percentuali di compensazione IVA sulle cessioni di animali vivi della specie bovina e suina in misura rispettivamente non superiore al 7,7% e all’8% per ciascun anno nel 2018, 2019 e 2020. Vanno segnalati anche l’Istituzione di un Fondo con una dotazione di 7 milioni di euro per ciascuna della annualità 2018, 2019 e 2020 in favore del settore agrumicolo e delle imprese agrumicole, finalizzato ad incentivare l’aggregazione e la competitività delle produzioni e gli interventi a sostegno delle imprese colpite da Xylella fastidiosa e risorse da destinare per il reimpianto di piante non sensibili al batterio Xylella. Infine è determinante nella manovra la sterilizzazione degli aumenti Iva e accise che interessa anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie. “L’aumento dell’Iva – afferma Crotti – sarebbe stato un duro colpo per la spesa delle famiglie italiane in alimenti e bevande”.

ENOTURISMO -Coldiretti Piacenza rimarca infine l’emendamento alla manovra, approvato alla commissione Bilancio del Senato, con cui viene definita la cornice normativa dell’enoturismo (turismo che pone al centro dell’attenzione il vino). L’emendamento in manovra prevede il via libera alle attività realizzate nei luoghi di produzione, per cui basterà presentare la Scia (segnalazione certificata di inizio attività) al comune di competenza. Spetterà alle Regioni definire in dettaglio le disposizioni applicative.

“Una semplificazione importante” dichiarano Dario Panelli e Camillo Tiramani, responsabili rispettivamente del settore vitivinicolo e degli agriturismi di Coldiretti Piacenza. “Si tratta – affermano – di una misura che, nel rispetto delle norme sanitarie ancora da stabilire, permetterà di svolgere nelle cantine degustazioni di vino a pagamento accompagnandole dalle tipicità piacentine, che quindi avranno un’occasione in più di valorizzazione”.