«A Bruxelles alcuni esponenti di Forza Italia e del PD hanno penalizzato il MADE IN ITALY votando a favore del Ceta». È il commento del Dipartimento Agricoltura e della Segreteria provinciale della Lega Nord, che definiscono «gravissima» la scelta favorevole espressa dalla maggioranza del Parlamento Europeo nei confronti del Trattato di libero scambio con il Canada.
«La Ue ha detto sì al Ceta, l’accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada: sarà abolito il 99% dei dazi. Ma come sarà possibile garantire controlli adeguati, evitando che nei nostri piatti arrivino alimenti contrari ai nostri standard qualitativi? – si domanda Pisani, con forte preoccupazione -. Occorre vigilare affinché essi siano rispettati. L’agricoltura italiana è vessata da tasse, leggi e vincoli, sia nazionali sia europei, senza pari. Non vorremmo che i produttori e i trasformatori italiani, nel nome del “libero e vantaggioso mercato” fossero invece penalizzati sempre più. Già nell’Ue ci sono disparità enormi, ad esempio, fra il trattamento riservato agli allevatori italiani e a quelli di altri Paesi, soprattutto dell’Est. Questo incide sul reddito di chi alleva (carne, latte, suini), ma a nessuno sembra importare. Perché non si applicano in tutti gli Stati Ue i meticolosi controlli attuati in Italia?».
«Invitiamo a non abbassare la guardia: da più parti infatti – rilevano i responsabili del Carroccio piacentino- si sono alzate voci contro il Ceta. L’eliminazione degli “ostacoli” alla produttività delle aziende porterà in realtà a una diminuzione della sicurezza alimentare, dei diritti dei lavoratori e delle tutele ambientali. Inoltre, la risoluzione delle controversie tra aziende e Stati sarà affidata a nuovi tribunali, nei quali le multinazionali potranno avanzare cause miliardarie contro i singoli Paesi, per tutelare i loro profitti».
«Indovinate chi ha votato a favore del CETA? Il PD di Renzi e Forza Italia di Berlusconi! Perché questo cedimento di fronte al sistema che vuole la globalizzazione? Come mai non sono state ascoltate le richieste delle associazioni agricole italiane che più o meno convintamente hanno perorato il diniego all’accordo? Forse il PD doveva favori a chi ha sostenuto il SI al referendum del 4 Dicembre? Il via libera al CETA da parte del Parlamento Europeo è l’ennesimo schiaffo che la UE sta affibbiando all’Italia, ai nostri cittadini e alle nostre aziende. Se si pensa, ad esempio, che saranno soltanto 41 su un totale di quasi 300 i prodotti italiani d’indicazione geografica ad essere riconosciuti in Canada, ben si capisce il disastro a cui andremo incontro con quest’accordo fortemente voluto da Bruxelles, da Berlino e da un remissivo Governo Italiano che sta svendendo il lavoro e le eccellenze delle nostre terre».