Vertenza Amazon, il ministro Poletti convoca la dirigenza. Ugl: “Sbagliato escludere i sindacati”

La vertenza Amazon si sposta a Roma. Precisamente il prossimo 2 febbraio, al ministero del Lavoro. Un primo incontro al quale saranno invitati solo i dirigenti dell’azienda i quali si siederanno al tavolo con il ministro Giuliano Poletti e il sottosegretario all’economia Paola De Micheli. Non i sindacati, che però saranno coinvolti in un successivo appuntamento.

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Ricordiamo che il 19 dicembre scorso la dirigenza del colosso di e-commerce aveva disertato l’incontro fissato in prefettura a Piacenza con Cgil, Cisl, Uil e Ugl, episodio che aveva sollevato il disappunto degli stessi Poletti e De Micheli. Ora dunque la vertenza si sposta nella capitale.

Una vertenza nata al polo piacentino di Castel San Giovanni dopo il black friday di fine novembre che aveva caratterizzato il primo sciopero in Italia contro l’azienda americana.

 

Il disappunto del sindacato UGL Terziario

“In merito alle notizie stampa apprese nella tarda serata di oggi, secondo le quali il Ministero del Lavoro si è attivato per un incontro con Amazon Italia il prossimo 2 febbraio, senza la presenza delle OO.SS. al tavolo, che saranno, si legge, convocate in un secondo momento, teniamo subito a precisare per quanto riguarda la scrivente Organizzazione che non riteniamo affatto soddisfacente la risposta delle istituzioni che esclude i rappresentanti dei lavoratori e asseconda la protervia di Amazon che già in occasione dell’incontro in Prefettura a Piacenza aveva voluto incontrare le istituzioni in assenza di coloro che rappresentano le maestranze”.

“Fermo restando che concorderemo con i colleghi delle altre organizzazioni sindacali e con i lavoratori l’atteggiamento da adottare, non possiamo, nell’immediato e di getto, esimerci dal rilevare che ad oggi non ci eravamo accorti di particolari vicinanze “fin dall’inizio” della vicenda sindacale di Amazon e che questa iniziativa non è certo di quelle che faranno ricordare questo governo, agli ultimi atti, come un ministero che si è distinto per la volontà di affermare la sovranità e l’interesse nazionale sui benefici di parte”.