Tentano di vendere preziosi orologi, si ritrovano con una valigia di banconote false. I fatti sono accaduti il 28 febbraio scorso. Un uomo e suo figlio, residenti a Fiorenzuola d’Arda, volevano mettere in vendita una collezione di cinque preziosi orologi del valore di 1 milione e 400 mila euro e hanno iniziato così a cercare potenziali acquirenti. Fino a quando non sono entrati in contatto con un soggetto, a suo dire residente a Firenze, che ha accettato l’offerta: con lui si sono accordati per incontrarsi in un hotel di Parma.
La mattina stessa, però, il compratore fiorentino ha comunicato che sarebbe arrivato in ritardo: “Andate comunque all’albergo, troverete un mio amico e potete intanto parlare con lui”. Così i due familiari hanno fatto e all’incontro hanno effettivamente trovato un uomo e una ragazza. I due hanno chiesto di poter visionare la merce in privato e insieme al figlio sono saliti a bordo di una vettura dove c’era già un terzo uomo, un autista, al volante.
In auto il venditore ha estratto la merce fino a quando il presunto compratore e la ragazza hanno esclamato: “E’ arrivato il nostro amico (il compratore fiorentino), andiamo a raggiungerlo”. Purtroppo però, dalla vettura è sceso solo il giovane fiorenzuolano: l’uomo, la ragazza e l’autista hanno gettato dalla macchina una valigetta e sono fuggiti in tutta fretta. All’interno della valigetta banconote con la scritta “fac simile”.
Padre e figlio hanno raccontato l’accaduto ai carabinieri di Fiorenzuola che hanno avviato le indagini basandosi su telecamere di sorveglianza, impronte digitali lasciate sulle banconote, telefonate. Alla fine i militari sono risaliti alla banda di truffatori: i denunciati sono cinque nomadi di età compresa tra i 23 e i 41 anni, residenti a Milano, Rovigo e Torino.
Degli orologi, però, non è stata trovata ancora alcuna traccia.