Incendio a Caorso, analisi dell’aria in corso. L’azienda: “Esclusi danni ambientali”

AGGIORNAMENTO – A seguito dell’incendio sviluppatosi nella notte presso la Trs Ecologia S.R.L. di Caorso (PC), che svolge attività di stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali, i tecnici Arpae di Piacenza sono intervenuti, alle ore 24.00 del 28 giugno, su richiesta dei Carabinieri della stazione di Caorso. Pur dovendo restare a distanza di sicurezza, poiché l’incendio era ancora in corso, il personale Arpae ha provveduto ad effettuare le prime verifiche della qualità dell’aria nelle vicinanze dello stabilimento e nelle aree attigue. Partendo dal centro abitato di Caorso e avvicinandosi all’impianto sono state effettuate una serie di misure mediante uno strumento portatile che fornisce indicazioni circa l’inquinamento da sostanze organiche volatili. Nelle aree abitate lo strumento non ha rilevato presenza di tali composti. In prossimità dell’azienda è stata rilevata qualche traccia, al limite della rilevabilità strumentale.

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Successivamente, nella prima mattinata di venerdì 29 giugno, i tecnici Arpae hanno effettuato ulteriori controlli presso il canale limitrofo all’impianto che, visivamente, non appariva interessato dalle acque utilizzate per lo spegnimento dell’incendio, in quanto tali acque sono state raccolte nelle vasche dell’impianto di depurazione aziendale per poi essere smaltite come rifiuti.

Al fine di poter effettuare una valutazione complessiva degli inquinanti eventualmente presenti, Arpae ha predisposto un monitoraggio della qualità dell’aria, in postazioni concordate con il sindaco di Caorso. In particolare, le rilevazioni previste riguardano: IPA e diossine, ossidi di azoto e di zolfo, polveri, sostanze organiche volatili, ammoniaca, acido cloridrico.

Le risultanze degli interventi, le ulteriori attività e le indagini in corso sono state illustrate in tarda mattinata in Prefettura, dove sono stati convocati tutti gli enti preposti.

Arpae proseguirà gli accertamenti e le indagini, che richiederanno almeno una decina di giorni di misure e successive analisi.

L’aggiornamento degli esiti degli accertamenti in corso da parte dei diversi enti coinvolti sarà oggetto di un ulteriore incontro in Prefettura.

Sul rogo interviene anche la stessa azienda TRS: “Alle ore 23 del 28 giugno è divampato un incendio nell’impianto di smaltimento rifiuti TRS con sede a Caorso. L’incendio si è sviluppato nella baia di stoccaggio, ossia la zona adibita al deposito, lavorazione e triturazione di materiale sfuso, che era pronto per essere inviato all’impianto finale di termovalorizzazione all’estero. La causa dell’incendio è stata un fenomeno di autocombustione, come emerge dai filmati dell’impianto di videosorveglianza di TRS, messi immediatamente a disposizione delle autorità, che fortunatamente non ha coinvolto il personale. Dai primi accertamenti compiuti nella notte dalle autorità competenti ARPAE di Piacenza, i parametri di sicurezza risultano essere nella norma per quanto riguarda le emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, nel corso d’acqua adiacente all’impianto e non vi è stato nemmeno sversamento di materiale liquido nell’area dell’impianto coinvolta.

L’allarme quindi già nella mattinata è rientrato escludendo così il pericolo di disastro ambientale. Le operazioni di messa in sicurezza da parte dei vigili del fuoco sono proseguite per tutta la mattinata e al momento, da una prima valutazione, si escludono danni sostanziali alle aree coinvolte. L’azienda ha proseguito stamattina le proprie attività operative, riducendo solo in minima parte i flussi lavorativi.


Vasto incendio nella notte all’azienda TRS di Caorso, azienda che si occupa di smaltimento di rifiuti industriali. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta notte con l’ausilio anche dei colleghi provenienti da Cremona e Parma, in tutto sette squadre all’opera. Le fiamme si sono estese in poco tempo a gran parte della struttura causando danni ingenti all’edificio.

Fortunatamente non ci sono stati feriti: ora però i timori sono legati alle infiltrazioni nell’atmosfera, considerando anche la natura dei materiali trattati all’interno dell’azienda.

Dei rilievi si sono occupati i carabinieri: secondo le prime ricostruzioni pare che l’incendio sia scaturito per motivi accidentali.