Passano gli anni e, come il vino, anche il Valtidone Wine Fest diventa più buono e gustoso. La nona edizione della più grande rassegna del vino piacentino va in archivio con numeri importanti e con una crescita complessiva che è il miglior viatico per il 2019, quando sarà celebrato il decennale. La formula itinerante del festival, che tocca quattro importanti centri vitivinicoli della Val Tidone e la collaborazione sempre più stretta tra pubblico e privato hanno permesso anche quest’anno di registrare quello che a tutti gli effetti può definirsi un successo, confermato anche dai numeri. Migliaia di visitatori e calici degustazione distribuiti, centinaia di degustazioni guidate e di cantinette vendute, un prezioso riscontro sui media e sui social network ufficiali della manifestazione che hanno registrato una crescita esponenziale a tripla cifra.
Aperta con l’ormai tradizionale appuntamento in musica, andato in scena nella cornice del borgo di Corano con l’esibizione di Ambra Lo Faro, la rassegna ha fatto il suo esordio ufficiale a Borgonovo, dove all’Ortrugo, vitigno e vino autoctono del territorio, si è accompagnata la chisola, prodotto deco del comune valtidonese. Altro tandem culinario per palati fini a Ziano, il comune più vitato d’Europa che ha fatto da sfondo a 7 Colli in Malvasia e all’accostamento naturale con la pancetta, che ha sul territorio uno dei più importanti produttori europei. L’esordio nella manifestazione del Comune di Alta Val Tidone – nato dalla fusione fra Caminata, Pecorara e Nibbiano – è stato bagnato con i vini passiti accompagnati dalla prima sagra del Buslàn, il tradizionale ciambellone che è noto dai tempi antichi come il panettone dei poveri. E, infine, la conclusione frizzante di Pianello abbinata alla Sagra di San Maurizio che chiude il festival e, simbolicamente, le manifestazioni estive della vallata.
Non solo i 4 comuni organizzatori, ma tutta la Val Tidone ha saputo, anche quest’anno, mettere in mostra i propri tesori, enogastronomici, ma anche paesaggistici e culturali, attirando turisti e appassionati da molte zone del nord Italia e, in particolare, dall’area metropolitana di Milano, distante soltanto una sessantina di chilometri e sulla quale si sono concentrati gli sforzi promozionali degli organizzatori del Wine Fest. Un ampio riscontro, come detto, si ha avuto anche dai social network che tra quiz, sondaggi, foto e stories, hanno saputo coinvolgere una platea sempre più numerosa, che ha risposto inviando ricordi e foto legate al vino, ai vigneti e alla Val Tidone. Premiate, nelle 4 tappe, le foto più cliccate e quelle più legate al territorio.
Infine, a sancire la crescita della manifestazione, va registrata quest’anno la preziosa collaborazione di Credit Agricole, delle cantine sociali Valtidone e Vicobarone e di tutti gli altri sponsor privati, da Banca Centropadana ad Allied, che hanno permesso di confezionare e promuovere una rassegna che sta entrando sempre più profondamente nel tessuto della Val Tidone e diventando appuntamento enoturistico fisso del dopo estate. Alla quarantina di cantine e aziende vitivinicole coinvolte tra i 4 appuntamenti si sono aggiunte le associazioni e le proloco – indispensabili negli aspetti organizzativi, così come i dipendenti comunali dei 4 comuni – e i produttori locali che hanno potuto mettere in mostra e in assaggio le proprie eccellenze.
“Il Valtidone Wine Fest – commentano gli organizzatori – è nato per creare un brand che permettesse di esportare il vino e le eccellenze del territorio fuori dai nostri confini. La rassegna ha avuto negli anni una significativa crescita in termini di numeri e di popolarità e questo crea ricchezza per tutta la nostra vallata. Ma sappiamo che si può fare ancora meglio e, quest’anno, la spinta inferta a livello promozionale, ha sicuramente contribuito a un ulteriore passo in avanti per la rassegna. Per questo, ci poniamo già in ottica 2019, quando celebreremo il decennale della manifestazione e ci sentiamo in dovere di confezionare un’edizione indimenticabile”.