Dalle parole si passa ai fatti. Il territorio del nostro appennino deve essere valorizzato e per farlo è necessario, fra le altre cose, promuovere le attività esistenti e puntare alla creazione di nuove imprese. Oggi ha emesso il primo vagito un progetto realistico, pratico e concreto, ideato da Confcooperative a cui collaborano in modo stretto sia l’Università Cattolica sia il Gal del Ducato e che vede l’intervento della scuola, nello specifico dell’istituto Tramello-Cassinari di Bobbio. L’iniziativa è stata presentata questa mattina nelle aule della scuola superiore da Nicoletta Corvi, direttrice di Confcooperative Piacenza, Carla Cavallini in rappresentanza del Gal del Ducato, Paolo Rizzi e Davide Marchettini, referenti del laboratorio di Economia della Cattolica, Giovanni Tiberi, preside del Tramello-Cassinari, Roberto Pasquali, sindaco di Bobbio, e Ludovico Albasi, presidente dell’Unione montana dell’Alta Valtrebbia e Valluretta.
Utilizzando contributi della Camera di Commercio prende il via un’iniziativa che ha la durata di cinque mesi e terminerà ad aprile di quest’anno: l’obiettivo è creare una serie di incontri e alcuni eventi sul territorio per individuare linee di sviluppo strategico, sviluppare azioni di marketing e definire azioni comuni di promozione dell’appennino.
Si partirà da seminari pubblici e focus group, il primo appuntamento è già fissato a febbraio, per definire una politica unitaria di sviluppo. «Ma non ci limiteremo a questo – chiarisce Nicoletta Corvi, direttrice di Confcooperative Piacenza – perché stiamo già attivando servizi di consulenza e supporto tecnico per imprese e cooperative già attive nel territorio montano, ma anche per chi ha idee nuove e vuole metterle in pratica partendo da zero».
L’importanza dell’iniziativa è stata sottolineata anche da Ludovico Albasi e Roberto Pasquali. «Coinvolgere i giovani – ha spiegato il sindaco di Bobbio – è fondamentale. Il progetto può rappresentare il futuro per noi e per tutta la nostra valle e ha come obiettivo quello di trattenere i ragazzi sul territorio».
«Anche perché – sono le parole del presidente dell’Unione montana dell’Alta Valtrebbia e Valluretta – per mantenere la bellezza del territorio dobbiamo compiere il salto di qualità. E tocca ai giovani trainare, senza aver paura di affrontare e superare nuovi ostacoli».
Importante sarà l’attività della scuola, con gli studenti chiamati ad effettuare una rilevazione dei dati relativi alle aziende già presenti sul territorio con particolare attenzione agli eventuali bisogni. La data da segnare in calendario è il 16 febbraio: a Bobbio gli studenti e gli insegnanti presenteranno le storie delle cooperative di montagna innescando il successivo tavolo di riflessione indispensabile per raccogliere idee, parlare di criticità ed esigenze e verificare i modi in cui è possibile affiancare le aziende per il raggiungimento degli obiettivi fissati.
«Come Confcooperative – sono le parole della Corvi – crediamo fortemente nello sviluppo della montagna e più in generale di tutto il territorio in cui è più complicato fare impresa. E tutto il nostro lavoro sta dando frutti importanti: attualmente fra i nostri associati abbiamo 18 cooperative montane a cui presto contiamo di aggiungerne altre quattro o cinque che hanno già presentato idee di impresa e dovrebbero nascere a breve».