Vaccini, Giardino (Forza Italia): “Irresponsabile la liberatoria del governo”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Giardino, consigliere comunale di Forza Italia.

Radio Sound

Il Parlamento ha dato in questi giorni due segnali palesemente contraddittori in tema di difesa dei bambini. Da un lato, la Camera ha approvato un testo di legge – alla cui stesura hanno peraltro bene partecipato i nostri deputati Elena Murelli e Tommaso Foti – per introdurre l’obbligo dei seggiolini salva-bebé (con dispositivi acustici che rivelino la presenza del bambino a bordo della vettura). Dall’altro, il Senato ha approvato due emendamenti, proposti da Lega e 5stelle al Decreto Milleproroghe, che spostano all’anno scolastico 2019-2020 l’obbligo di presentazione del certificato vaccinale per l’accesso all’asilo.

Ci si chiede: quale idea di tutela dei bambini abbiano governo e maggioranza giallo-verde? Se la prima misura è apprezzabilissima, resta davvero incomprensibile la seconda. Tutta la “cultura” no vax, incredibilmente dilagante nel nostro Paese, potrà festeggiare.

Eppure, in tema di salute dei pargoli e di tutela della loro vita, non dovrebbe esservi altra soluzione, sul piano delle decisioni pubbliche, che mettersi nelle mani della consolidata scienza medica. Non può esserci cittadinanza alcuna per teorie pseudoscientifiche e socialmente azzardate.

Si vorrebbe poter dire che ogni genitore è libero di fare quel che crede del proprio figlio, ma neppure è così. Senza considerare che, arrischiando la vita dei propri, si mette a repentaglio quella degli altri bambini.

Non ci siamo!

Il giorno 11 settembre toccherà alla Camera dare l’ok definitivo a questa irresponsabile liberatoria vaccinale. Dobbiamo solo sperare che, seguendo l’esempio della senatrice 5stelle, Elena Fattori – che si è dissociata esprimendo “un indignato voto contrario” (parole sue) – molti deputati della maggioranza possano impedire questa pericolosa e irragionevole marcia indietro sul fronte delle garanzie sanitarie.

I vaccini non hanno colore politico.