Con il suono della campanella torna alta l’attenzione sul tema delle vaccinazioni e l’obbligo di mettersi in regola per l’iscrizione dei bimbi ai nidi. “Alle famiglie – ricordano i consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari – è già stata inviata direttamente a casa la lettera con il relativo appuntamento per effettuare le vaccinazioni o i richiami mancanti. Siamo fiduciosi del fatto che Piacenza possa sollevare ulteriormente la percentuale dell’attuale 91,6%, se si continuerà sulla linea di una comunicazione corretta verso le famiglie, soprattutto quelle più dubbiose”. Secondo i dati, oltre 171.600 hanno completato l’intero ciclo vaccinale previsto per accedere a nidi e materne. Circa 14.000 (7,6%) quelli convocati dalle Aziende sanitarie per ultimare le vaccinazioni. Nello specifico, Piacenza arriva a 91,6%; Parma a 93,5%; Reggio Emilia a 93,8%; Modena a 93,4%; Bologna a 93%; Imola a 93,6%; Ferrara a 92,6%; Ravenna a 94,4%; Forlì a 91,5%; Cesena a 90%; Rimini a 84,2%.
“Sulla questione vaccinale, che abbiamo sempre definito una scelta di civiltà oltre che un dovere sociale – sottolineano Tarasconi e Molinari – si è sviluppato maggiormente il dibattito e l’attenzione dell’opinione pubblica nei mesi scorsi, durante l’iter di approvazione della legge di riforma dei servizi educativi 0-3 anni. Il preoccupante calo delle coperture vaccinali e l’emersione di allarmanti episodi clinici, sono tra le conseguenze di campagne anti-vaccini, spesso veicolate dal web e dai social, che hanno fatto leva sulle ansie e le paure più profonde dei genitori, ma che sono prive di qualsiasi fondamento scientifico. Partendo da qui – ricordano ancora i consiglieri – la Regione ha realizzato una capillare campagna di informazione, anche grazie al prezioso contributo di esperti come il dott. Burioni; inoltre sono stati realizzati specifici siti con tutte le informazioni utili, dove sono anche pubblicate alcune risposte alle domande più frequenti come, per esempio, www.ascuolavaccinati.it”.
“Manifestiamo quindi soddisfazione sui risultati, ma siamo al contempo convinti che questo sia solo l’inizio di un percorso che porterà a un ulteriore miglioramento dei dati, continuando a mettere a disposizione dei genitori tanti strumenti per capire e per mettersi in regola con le certificazioni richieste. Rinnoviamo, infine, l’impegno comune nel far veicolare le notizie corrette ed evitare inutili allarmismi: la sfida si gioca tutta sul piano culturale e informativo”.