Umanizzazione delle cure, Ausl piacentina prima in Italia col progetto “Oncologia territoriale”

La sanità dell’Emilia-Romagna sale sui due gradini più alti del podio in una competizione speciale, quella delle “Buone pratiche sull’Umanizzazione delle cure”. A classificarsi primo e secondo nella XIII edizione del Premio nazionale Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato “Andrea Alesini”, sono stati due progetti di Piacenza e Modena, che la giuria ha giudicato i migliori tra i 257 provenienti da aziende sanitarie pubbliche e private ed associazioni di cittadini e pazienti di tutta Italia. La medaglia d’oro, dunque, va al progetto “Oncologia territoriale” del dipartimento Oncologia-Ematologia dell’Ospedale Guglielmo da Saliceto di Piacenza; quella d’argento all’App “MyAUSL” dell’Area Reputation & Brand dell’Azienda Usl di Modena.

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Ma i riconoscimenti – consegnati oggi nel corso di una cerimonia che si è tenuta a Roma – non finiscono qui, perché in un altro filone competitivo previsto dallo stesso Premio, “lotta al fumo di tabacco e promozione di stili di vita salutari”, sempre alla Regione Emilia-Romagna sono state attribuite due menzioni speciali: “Usa la testa per dire NO. Progetto di prevenzione contro fumo, alcol e droghe” dell’Amop (Associazione piacentina malato oncologico) e “Scommetti che smetti? Concorso a premi per diventare non fumatori in provincia di Modena”, presentato dall’Area Reputation & Brand dell’Azienda Usl di Modena.

“Questa è la nostra sanità, la sanità che vogliamo e per cui lavoriamo. Che rende merito ai nostri professionisti a tutti coloro, medici, infermieri, operatori, che ogni giorno ci fano sentire orgogliosi di essere l’Emilia-Romagna- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi-. Non solo perché saliamo sui due gradini più alti del podio, ma perché conquistiamo questo primato in un ambito straordinariamente importante per il sistema sanitario e per i cittadini: l’umanizzazione delle cure. Una parola dentro cui ci sta tutto: la qualità del servizio, la professionalità dei medici e degli operatori, l’attenzione e la sensibilità verso il paziente. Voglio ringraziare di cuore- sottolinea l’assessore- i direttori delle Aziende sanitarie di Piacenza e Modena, e tutti coloro che hanno lavorato insieme per raggiungere questo traguardo. A cui si aggiunge la doppia menzione speciale ottenuta nell’ambito della prevenzione e della lotta al fumo, che per la prima volta è stata inserita con un focus specifico nel Premio. Riconoscimenti- chiude l’assessore- che danno anche conto di quanto sia vitale, e prezioso, il mondo dell’associazionismo sanitario in Emilia-Romagna”.

“Il progetto del nostro dipartimento di Oncoematologia- sottolinea il direttore generale dell’Azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino- ha un forte impatto positivo e tangibile sulla persona, che è posta al centro dell’attenzione. Sono i professionisti che si spostano per consentire, quando è possibile, cure più vicine a casa. La prossimità permette di ridurre i tempi di viaggio, di parcheggi e attesa e consente al paziente e ai suoi familiari di diminuire la perdita di giorni di lavoro. Si migliora quindi la qualità di vita della persona e dei parenti, soprattutto in una fase (quella della malattia oncologica) in cui il ‘tempo’ è prezioso e può essere dedicato agli affetti e alla cura di sé”.

“Siamo onorati per questo duplice riconoscimento- afferma il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Massimo Annicchiarico- perché conforta il nostro impegno a svolgere il ruolo di servizio che rappresenta per noi il più alto valore di civiltà di un servizio pubblico. E che questo venga testimoniato da chi rappresenta i cittadini è uno sprone per noi a far meglio per le nostre comunità’”.

I due progetti premiati
A ricevere il primo premio è stato il dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl di Piacenza. Il progetto scelto da Cittadinanzattiva riguarda la rete oncologica territoriale che porta i professionisti ospedalieri (oncologo ed ematologo) e le terapie vicino a casa del malato, sfruttando l’esistenza di tre ospedali periferici della rete provinciale. Sul Piacentino è stato aperto anche un punto di cura oncologica in una Casa della salute della fascia collinare, a Bettola. Esso consente quindi ai malati e alle loro famiglie di non dover gravitare sul capoluogo, ma di poter usufruire della presenza di medici e infermieri dedicati a Bobbio (Ospedale di comunità), Castel San Giovanni e Fiorenzuola. Nei tre presidi ospedalieri si svolgono attività ambulatoriali e di day service, comprese chemioterapie e immunoterapia, nonché supporto e palliazione. Si possono eseguire anche importanti esami diagnostici come biopsie multi organo. Nella Casa della salute di Bettola il team oncologo-infermiere svolge un’analoga attività.

Seconda classificata la Ausl di Moderna per la app MyAUS. Uno strumento smart a disposizione dei cittadini che permette, attraverso diverse chat tematiche, di entrare in contatto diretto con i professionisti dell’Azienda per garantire la continuità ininterrotta dei percorsi di assistenza, ma anche per segnalare eventuali difficoltà di accesso e presa in carico. Un servizio altamente personalizzato: MyAUSL consente infatti anche di scaricare referti, terapie anticoagulanti orali, segnalare mancate disdette di prenotazioni e rimanere costantemente aggiornati sui servizi erogati ai cittadini. La app MyAUSL rappresenta un ulteriore tassello del progetto #apertouslmo per l’utilizzo di strumenti digital e social, che ha lo scopo di arricchire il numero di canali a disposizione della comunità e di innovare il modo di comunicare e dialogare con i cittadini.

Le menzioni speciali
Per la categoria ‘Lotta al fumo di tabacco e promozione di stili di vita salutari’ è stato menzionato il progetto “Usa la testa per dire NO: progetto di prevenzione contro fumo, alcol e droghe” dell’Associazione piacentina malato oncologico (Amop), realizzato in collaborazione con l’Oncologia dell’Azienda Usl di Piacenza e rivolto alle classi quinte delle scuole superiori per sensibilizzare gli studenti attraverso incontri interattivi con i professionisti del reparto.

Menzione speciale anche a“Scommetti che smetti?”, iniziativa promossa dall’Azienda Usl di Modena per contrastare la dipendenza dal fumo, che propone un percorso dedicato e operatori che accompagnano passo dopo passo il cittadino nell’abbandono delle sigarette, arricchita dalla collaborazione con numerosi partner del territorio che mettono in palio premi per chi smette di fumare. Un modo ludico e partecipato per scegliere uno stile di vita che preserva il capitale di salute.

Il Premio
Il Premio “Buone Pratiche sull’Umanizzazione delle cure Andrea Alesini” è stato istituito nel 1997 da Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del malato, in memoria di un medico e dirigente della sanità scomparso prematuramente, che ha rappresentato – sottolineano gli ideatori- una gestione delle organizzazioni sanitarie sempre dalla parte dei cittadini, attenta al dialogo e al rispetto dei diritti. L’obiettivo è quello di raccogliere le buone pratiche presenti sul territorio nazionale, diffonderle e renderle consultabili sia agli addetti ai lavori sia ai cittadini, e di creare una rete virtuosa di operatori sanitari che promuovano la trasformazione dei singoli progetti in esperienze consolidate e di sistema.

La Presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria, Patrizia Calza, si congratula con il direttore del dipartimento di Oncoematologia dell’Ausl di Piacenza Luigi Cavanna e con il direttore generale dell’azienda Usl di Piacenza, Luca Baldino, per l’ennesimo riconoscimento conseguito a livello nazionale dalla sanità piacentina: “Il fatto che a classificarsi primo nella XIII edizione del Premio nazionale Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato “Andrea Alesini”, sia stato il progetto di Piacenza che la giuria ha giudicato il migliore tra i 257 provenienti da aziende sanitarie pubbliche e private ed associazioni di cittadini e pazienti di tutta Italia, unitamente alle altre recenti attestazioni della qualità e della competenza dei nostri professionisti e del sistema sanitario territoriale, conferma l’assoluta eccellenza raggiunta. Certo, i problemi e le criticità non mancano, come si è avuto modo di constatare nei recenti incontri in Ufficio di presidenza in tema di monitoraggio del piano di riordino della rete ospedaliera e di salute territoriale; pure la dedizione dei nostri professionisti – che a breve saranno ascoltati in audizione dallo stesso organo della CTSS PC – e la loro capacità di mantenere alto il livello di offerta nonostante la crescente limitatezza di risorse fa ben sperare in una soluzione positiva – concertata e condivisa con l’assemblea dei Sindaci – delle attuali difficoltà, rafforzando così e consolidando quella posizione di riguardo che il sistema sanitario piacentino occupa nella rete regionale”.