Ultima spiaggia”, dal 6 ottobre mostra personale della fotografa esordiente Cristina Inguanta

Si apre sabato 6 ottobre la nuova stagione espositiva di Bookbank a Piacenza con la personale della fotografa Cristina Inguanta intitolata “Ultima spiaggia”.

Radio Sound

“Ultima spiaggia” è il titolo della prima mostra personale della fotografa esordiente Cristina Inguanta. Una serie di scatti realizzati con un telefono cellulare Samsung S8 sulle spiagge del Salento durante l’estate appena passata. Le immagini sono prese quasi di nascosto, per non contaminare la spontaneità dei momenti catturati.

Perchè “Ultima spiaggia”? Non solo per il momento dell’anno in cui abbiamo deciso di proporre questa serie, che corrisponde agli ultimi momenti di sole e di mare di cui possono godere gli abitanti – fortunati, in questo caso – del nostro sud. Ma anche perché l’ultima spiaggia è l’approdo prima della detonazione che, dopo un anno di lavoro e di routine, rischia di arrivare per tutti. L’ultima spiaggia di questi personaggi, vecchi e giovani, è la valvola di sfogo tanto agognata, quella che permetterà ai più di ripartire verso un nuovo anno scolastico o lavorativo.

E’ evidente nel lavoro di Cristina Inguanta, il riferimento al grande fotografo Magnum Martin Parr, che da anni documenta con la sua macchina fotografica i luoghi di vacanze estivi non solo dei suoi compatrioti britannici, ma degli abitanti e dei vacanzieri di tutto il mondo.

Rituali, sogni, desideri e assurdità del popolo degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere. Tra il serio e il faceto. Ma con un tocco di ilarità decisamente sorprendente.

Inguanta racconta i tic di ognuno di noi e colpisce nel segno con colori brillanti, visioni a volte d’altri tempi e isterismi collettivi travestiti da materassini in tecnicolor.

CRISTINA INGUANTA – Nasce a Piacenza nel 1977. La prima macchina fotografica le viene regalata da bambina e da allora la passione non si assopisce. Nella vita fa tutt’altro, ma la macchina fotografica non l’abbandona mai. In particolare ama lavorare con la Rolleiflex biottica. Il suo punto di riferimento a livello iconografico è il grande Luigi Ghirri, di cui spesso riprende il gusto estetico. Ha pubblicato alcune foto su testate locali e le sue immagini sono state utilizzate per pubblicizzare eventi culturali. Questa per lei è la prima mostra personale.