Uccise il marito per difesa in una lite, 65enne si getta sotto il treno. Era stata condannata a due anni

Aveva ucciso il marito nel corso di una lite ed era stata condannata per eccesso di legittima difesa, si è tolta la vita Angela Lanza, 65 anni.

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I fatti risalgono al 27 marzo 2015, era da poco passata l’una quando tra la 63enne e il marito, Giovanni Mutti, di 64 anni, scoppiò l’ennesima furibonda lite all’interno della loro villa a Quarto di Gossolengo. Il marito avrebbe impugnato con una mano un coltello da cucina puntandolo al volto della moglie, con l’altra mano avrebbe cominciato invece a stringere il collo della donna. Quest’ultima avrebbe cominciato a dimenarsi tentando dapprima di scagliare il televisore contro il marito: la tv, però, sarebbe caduta ai piedi dei due senza colpire nessuno. L’uomo nel frattempo avrebbe appoggiato su un mobile il coltello impugnato poco prima: è a quel punto che Angela Lanza avrebbe afferrato la lama e inferto una coltellata all’uomo, un unico fendente che però ha forato un polmone e reciso un’arteria: lesioni che hanno causato la morte di Giovanni Mutti per dissanguamento.

Il Pubblico Ministero Antonio Colonna aveva tenuto conto delle attenuanti richiedendo per la donna una condanna a due anni di reclusione per eccesso colposo di legittima difesa. Richiesta accolta dal giudice Giuseppe Bersani al termine del processo svolto con rito abbreviato, il 15 gennaio 2017.

Ieri sera Angela Lanza ha scelto di gettarsi sotto un treno nei pressi della stazione ferroviaria di San Nicolò.