Trespidi sulle periferie: “Farle tornare parte viva della città”

“In queste settimane in cui ho incontrato tantissimi piacentini, una cosa in particolare ha impressionato confrontandomi con gli abitanti delle periferie: il loro disincanto e il loro sentirsi abbandonati a se stessi. In tanti mi hanno detto di sentirsi parte di un quartiere, quello che vivono da anni, alcuni lì ci sono anche nati. Ma non si sentono parte della città, di quella Piacenza che invece deve essere in grado di inglobare tutti i cittadini, in ugual modo. Quella città che, secondo troppi ancora, è divisa in mille quartieri, non topograficamente ma anche nella realtà. Abitare e vivere un quartiere non significa l’esclusione del centro della città, o ancora peggio considerarlo come altro. E’ così che si sono creati cittadini di serie A e serie B. Volutamente nel nostro programma non abbiamo inserito la parola periferie perchè intendiamo considerare Piacenza nella sua interezza. Per questo abbiamo deciso di costruire una nuova scuola alle porte della città, a ridosso di un’area verde o parco. Una struttura che si caratterizzerà di una forte carica innovativa secondo criteri di architettura funzionale sul piano didattico ed eco sostenibile. Il nostro valore sono le persone, il nostro obiettivo è far tornare le periferie parte integrante di una comunità, la nostra”.

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