Trespidi replica a Barbieri: “Atteniamoci ai fatti, tutto il resto è cinema”

“Fa sempre piacere sentirsi citare da un competitore in campagna elettorale. Significa che in qualche modo si è colto nel segno”. Inizia così Massimo Trespidi la sua replica alla candidata Patrizia Barbieri. “E’ meglio però se la citazione è corretta e completa. In questo caso Patrizia Barbieri sbaglia o taglia, deformandole, le citazioni. Le frasi incriminate e realmente pubblicate o pronunciate sono le seguenti “se voti Barbieri vince Rizzi. Se voti Trespidi vincono Trespidi e i piacentini” “Si scrive Barbieri, ma si legge Foti, si scrive Rizzi, ma si legge Dosi”. La prima frase non è certo un giudizio personale sulla candidata Barbieri, ma un giudizio politico (spero legittimo) sulla debolezza in caso di ballottaggio, vista la forte caratterizzazione partitica della sua campagna e la conseguente incapacità di intercettare voti fuori dal recinto dei già schierati. Se fosse lei ad andare al ballottaggio la partita sarebbe più facile per Rizzi rispetto al doversi battere con Trespidi (o Pugni). La seconda frase incriminata riguarda il profilo di forte continuità con il passato sia del candidato di centro sinistra sia di quello di centro destra. Mi pare abbastanza evidente, quasi ovvio, che né Rizzi, né Barbieri, rappresentano una novità rispetto al passato di chi è stato rispettivamente Sindaco e leader indiscusso di una (debole) opposizione. In questo senso, ammettendo che si possano avere punti di vista diversi, si fatica a capire in che cosa consisterebbe la scorrettezza nel fare queste dichiarazioni.
Quanto al richiamo al “sondaggio inveritiero”, se l’aggettivo un po’ avvocatesco significa falso, lascio ai legali della società che ha realizzato il sondaggio valutare gli eventuali profili di diffamazione che l’affermazione comporta. Da parte mia mi limito ad osservare che il sondaggio diffuso ha la stessa forma di tutti i sondaggi elettorali, compreso quello commissionato da Forza Italia che ha determinato la scelta di Patrizia Barbieri come candidato di centro destra. Definire questi sondaggi “test per la vendita di prodotti commerciali” rischia di diventare un autogol di chi finisce per riconoscere di essere in qualche modo figlia di una “operazione commerciale”. E’ doveroso precisare – conclude Trespidi – che il sondaggio in oggetto è stato depositato il 26 maggio 2017 sul sito www.sondaggipoliticoelettorali.it della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria – ed è disponibile per la consultazione e il download indica con chiarezza Massimo Trespidi al ballottaggio. La realtà è questa, per il resto fate cinema”.

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