L’Associazione #TorreSindaco intende prendere posizione in riferimento al paventato progetto di voler cambiare la destinazione del parco della Pertite facendolo diventare sede del nuovo Ospedale, comunicando la propria assoluta e totale contrarietà. L’associazione ha per questo aderito alla manifestazione promossa ieri, venerdì 6 giugno da Legambiente, presentandosi in piazza Cavalli con i propri militanti e con il proprio presidente che ha tenuto un breve comizio diventato immediatamente popolare sui social network.
Siamo costernati, dice il presidente della associazione Stefano Torre, ex candidato sindaco e vincitore morale delle ultime elezioni comunali, nell’apprendere che la amministrazione sta seriamente prendendo in considerazione una ipotesi che in campagna elettorale era stata assolutamente esclusa. La Pertite è il luogo nel quale dovrebbero essere seminati i baobab che recentemente il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha fatto arrivare a Torre attraverso l’ambasciata. Torre è giunto alla consegna dei semi del mastodontico albero africano, dopo aver tessuto una intensa attività diplomatica, che lo ha portato a conoscere personalmente il presidente della Nigeria grazie ai buoni uffici di sua cugina Elisabetta e della sua cara amica Melania Trump. La prospettiva di rinunciare al parco per cementificare l’area, vanificherebbe lo sforzo fino ad ora compiuto e renderebbe l’area incapace di ospitare un parco per molti secoli.
Il progetto di Torre, che è moralmente coinvolto nelle vicende politiche locali, è quello di dotare il parco della pertite di flora proveniente da ogni angolo del pianeta, costruendo un vero e proprio parco botanico con la flora dell’intero pianeta. L’idea è quella di partire dai semi e, dotandosi della giusta dose di pazienza, attendere che i Baobab e le Sequoie diventino alberi. Ricordiamo anche che il progetto di Torre, già proposto in campagna elettorale, prevede di imbottire di tritolo l’edificio militare della Pertite per farlo brillare ogni anno in corrispondenza delle celebrazioni della catastrofe dell’Agosto 1940 ed attrarre in questo modo turismo e denaro.
Inoltre, dovendo ogni volta ricostruire l’edificio dove averlo fatto saltare in aria, l’economia locale ne trarrebbe impulso senza precedenti. Torre ha concluso il suo intervento, con la piena condivisione della associazione e tra gli applausi della folla convenuta alla manifestazione, richiamando gli amministratori alla coerenza con le loro promesse elettorali. L’unica forza politica che era dichiaratamente a favore del cambio di destinazione d’uso della pertite era il PD che è stato sconfitto. Il centro destra, che ora ci governa aveva promesso altro ed ora è chiamato al dovere morale di rispettare le promesse!