Sabato 1 aprile alle ore 21 al Teatro President torna la rassegna dialettale, dedicata al prof. Luigi Paraboschi e realizzata in collaborazione con la Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la Società Filodrammatica Piacentina che presenta “Toot l’ônôr, addio baracca!”, commedia in tre atti di Egidio Carella, con la regia di Stefano Forlini. La commedia costituisce “un classico” del teatro in vernacolo piacentino e venne rappresentata per la prima volta il 10 marzo 1929 dalla stessa Società Filodrammatica Piacentina e costituì, di fatto, la nascita del teatro dialettale piacentino.
L’azione della commedia si svolge in “Via Burghett” nella sala-cucina-laboratorio del calzolaio Tugnass, il protagonista principale della commedia. Gigin, il garzone, è innamorato della figlia Emma alla quale rivela troppo tardi le proprie intenzioni, mentre non si accorge che la Cisa, amica di Emma, e’ innamorata di lui. Emma, che è corteggiata da Piero, un distinto medico, finisce per sposare quest’ultimo ( nel secondo atto). Gigin, quando viene a sapere che Emma sposerà Piero, alla fine del primo atto, lascia il posto di lavoro. Nel secondo atto entra in scena la Ruson, una sguaiata cliente, mentre Tugnass discute con la moglie, la Giulia, sul fatto che avrebbe preferito vedere la figlia sposata a Gigin. Nonostante ciò Emma e Piero si sposano. Nel terzo atto entra in scena Gaitan, amico di Tugnass, che svolge le mansioni di domestico nella casa di Piero. Con l’annuncio da parte di Piero che presto Tugnass e Giulia diventeranno nonni e l’ingresso in scena di Emma sul finale, fra l’emozione di tutti, si chiude la commedia.
Personaggi ed interpreti: Tognass, il calzolaio: Stefano Forlini; Giulia, moglie di Tognass: M.Luisa Travaini; Emma, figlia Tognass: Tiziana Innocenti; Gigin, giovane ciabattino: Edoardo Bavagnoli; Piero, dottore fidanzato di Emma: Giuseppe Orsi; Roson, popolana: M.Grazia Barbieri; Cisa, amica di Emma: Ivette Gaidolfi; Gaitan, domestico: Angelo Rebecchi. Rammentatore Luigi Boselli, trucchi Valentina Bisotti, costumi Carla Devoti e Giusi Moruzzi.