Test antidroga per i consiglieri regionali dell’Emilia Romagna ed estensione della sorveglianza medica alle mansioni oggi escluse, prevedendo per queste ultime, controlli a campione. Lo chiede alla Regione Emilia Romagna il consigliere del Carroccio, Matteo Rancan, con due risoluzioni sottoscritte da tutto il gruppo della Lega Nord.
“La Regione Emilia-Romagna – spiega Rancan – da tempo si batte per contrastare il fenomeno del consumo di droghe, e più in generale di sostanze stupefacenti, all’interno delle strutture, nonché delle amministrazioni pubbliche. In questa logica l’attività posta in essere da un Consigliere Regionale riveste un’importanza rilevante per il grado di responsabilità che essa comporta”.
“Ora – continua -, ben sapendo che nel nostro sistema legislativo è presente una norma che impone a particolari categorie di lavoratori interessate allo svolgimento di attività pericolose e sensibili, l’obbligo di essere sottoposte al drug test, credo che i consiglieri regionali, nonché gli stessi membri della Giunta, in quanto eletti dai cittadini, dovrebbero essere i primi a dare il buon esempio”.
“Per questo – spiega Rancan – impegno il Presidente e la Giunta ad avviare una campagna di sensibilizzazione contro l’uso di sostanze stupefacenti, rendendo disponibile ai Consiglieri Regionali e ai membri della Giunta stessa, che annualmente ne esprimeranno la volontà, la possibilità di sottoporsi a un test multi-droghe rendendo pubblica, sempre previo consenso scritto, l’adesione al test e il risultato, stanziando i fondi necessari all’acquisto dei kit specifici. Allo stesso modo – continua – chiedo alla Giunta di attivarsi presso la Conferenza Stato Regioni per estendere la sorveglianza medica nelle mansioni ad oggi escluse come ad esempio il personale insegnante, il personale sanitario e parasanitario, studiando per queste ultime, controlli a campione”.