Accusati di aver tentato di dare alle fiamme un cascinale con all’interno un cane, patteggiano 1 anno e 4 mesi. Si tratta dei due fratelli di Lugagnano che il 13 gennaio scorso erano stati arrestati dai carabinieri per aver tentato di appiccare un incendio all’interno di un allevamento in disuso proprio di Lugagnano. Fortunatamente il fumo e i loro movimenti avevano spinto alcuni residenti e passanti a chiamare il 112: i militari, prontamente intervenuti, avevano trovato i ragazzi, di 20 e 23 anni, in possesso di un accendino e di una bottiglietta di liquido infiammabile.
L’obiettivo dei due giovani, secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato un cane che ormai da tempo “alloggiava” all’interno del cascinale, cane di proprietà di un 38enne del posto con cui i fratelli avevano alcuni conti in sospeso: nello specifico i due ragazzi accusavano il rivale di aver incendiato alcuni giorni prima l’auto del compagno della madre. Sapendo che per il 38enne il cane era di quanto più prezioso avesse nella sua vita, i due giovani avrebbero tentato di vendicarsi dandogli fuoco.
Per il 20enne e il 23enne le accuse erano di tentato incendio privato, violazione di domicilio e porto di oggetti atti a offendere. Difesi dall’avvocato Monica Magnelli i due hanno patteggiato 1 anno e 4 mesi con obbligo di firma.