Tarasconi e Molinari (Pd): “telecamere nelle strutture che ne fanno richiesta”

Question time di Tarasconi in apertura della seduta odierna di Assemblea legislativa con la richiesta di provvedimenti da parte della Giunta dopo gli episodi di maltrattamento all’asilo Farnesiana di Piacenza
“Quanto è accaduto è un fatto gravissimo che ci impone una riflessione su quali azioni intraprendere e in modo urgente”. I consiglieri regionali Pd Katia Tarasconi e Gian Luigi Molinari intervengono con una posizione netta, dopo i fatti di cronaca che hanno coinvolto i bambini dell’asilo Farnesiana. Necessario quindi un question time per interrogare la Regione sulla strada da seguire “affinchè questi episodi intollerabili non si verifichino più e certamente non solo a Piacenza; lo diciamo da genitori ancor prima che da politici, considerato che le vittime dei maltrattamenti sono bambini cioè soggetti impossibilitati a difendersi. Ancor più se si pensa che questi fatti si sono verificati in una struttura dove i piccoli dovrebbero essere protetti e accuditi, secondo un patto fiduciario con le loro famiglie”.
“Condividiamo – continuano – il pensiero dell’assessore Gualmini rimarcando il fatto che si debba tornare a parlare dell’opportunità di installare telecamere di controllo”. Ne discuteremo al più presto in commissione, per aprirsi alla possibilità, da parte delle strutture pubbliche e private che lo richiedono, di dotarsi di un sistema di videosorveglianza, in particolare si fa riferimento ai luoghi che ospitano soggetti fragili come bambini, disabili e anziani. “Siamo ben consapevoli – sottolineano Tarasconi e Molinari – che le telecamere non rappresentino l’unica soluzione e, correlatamente a questo, si dovrebbero mettere a sistema una serie di azioni, focalizzando l’attenzione sulla preparazione degli educatori, con verifiche sulle loro attitudini e prevenzione dalla sindrome del burn out”.
“Riteniamo che la gravità degli eventi e la delicatezza dell’argomento impongano a tutti di non farlo diventare tema da campagna elettorale, tema che non può in alcun modo prestarsi a strumentalizzazioni; la contingenza dei tempi ci impone tuttavia di ragionare qui e ora sui provvedimenti da prendere. Occorre infatti trovare soluzioni ponderate e non scorciatoie dettate dalla rabbia generata da questo orribile fatto di cronaca; si tratta pertanto di fare le opportune valutazioni perché non nascano ulteriori problemi. Il nostro intende essere un primo passo per ragionare su un correttivo che però non causi storture sull’onda dell’emotività”.
“Riteniamo – concludono i consiglieri piacentini – che questo argomento debba essere tenuto sotto stretta osservazione, fiduciosi che nel frattempo la giustizia faccia il suo corso sui fatti di Piacenza”.

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