“Patti chiari fra le amministrazioni coinvolte e tempi certi per la realizzazione dell’opera”, queste le richieste avanzate dal Consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri, Presidente del Gruppo assembleare di “Fratelli d’Italia” della Regione Emilia-Romagna, in merito alla Variante alla s.p. 6 finalizzato al miglioramento dell’adduzione di traffico al nodo autostradale di Piacenza. La Variante alla strada provinciale n. 6 di Carpaneto, ovvero la realizzazione della tangenziale ai centri abitati di San Giorgio piacentino, San Polo e Crocetta con il nuovo attraversamento del Nure, – spiega Tagliaferri – risale ormai al lontano accordo siglato fra ANAS, Regione, Provincia, Comune di San Giorgio Piacentino, Comune di Podenzano ed Autostrade Centro Padane, nel 1998.
Tale previsione veniva poi inserita nella Convenzione di rinnovo della Concessione dell’Autostrada A21 Piacenza-Cremona-Brescia, tant’è che nel piano economico finanziario approvato a suo tempo da Autostrade Centro Padane s.p.a. era prevista la realizzazione della variante della strada provinciale n. 6 di Carpaneto (tra Crocetta e San Giorgio Piacentino). Nel giugno del 2010 ebbero ad inizio i relativi lavori, poi soggetti ad interruzione per ragioni attinenti la situazione finanziaria della detta Società, con conseguente risoluzione del contratto d’appalto in essere.
Se è vero che i lavori in questione risultano sospesi da circa cinque anni, altrettanto vero è che le opere realizzate (pari al 33% del valore di quelle previste) rischiano di diventare del tutto inutilizzabili senza un’immediata riapertura del cantiere… e ciò sarebbe il grave danno all’economia del territorio che si aggiungerebbe alla beffa di questo ritardo stratosferico. Oggi – continua Tagliaferri –, con il subentro di Autovia Padana s.p.a. nella concessione dell’A21, i lavori dovrebbero riprendere e concludersi sulla base di una nuova convenzione siglata fra la Provincia, i due Comuni e Autovia Padana s.p.a. La stessa ha ad oggetto diversi punti tecnici e l’immediato trasferimento di manufatti e di tratti stradali provinciali ai comuni ma non accenna minimamente né ai tempi di ripresa dei lavori né al programma degli interventi ancora da realizzare.
“L’intenzione di riprendere i lavori è sicuramente positiva – commenta Tagliaferri – purtroppo la nuova bozza di convenzione che abbiamo avuto modo di vedere, brilla per la poca chiarezza e la totale assenza di soluzioni alle criticità che avevo evidenziato da Sindaco e che ora preoccupano gli attuali amministratori di San Giorgio Piacentino”. La prima criticità è riscontrabile in relazione alla rotonda di innesto in direzione Carpaneto. Nel progetto esecutivo manca ancora il collegamento con la zona industriale e col controviale che fiancheggia l’attuale asse viario della provinciale. In secondo luogo, non vi è garanzia alcuna circa le condizioni dell’attuale tracciato della strada provinciale che dovrà essere declassato e ceduto ai comuni, anzi, è scritto nero su bianco dalla Provincia che le strade saranno passate ai Comuni «nello stato di fatto in cui si trovano». A poco vale che poi verbalmente si dica dalla Provincia che ovviamente saranno riasfaltate prima del passaggio. Se così è, poco ci vorrebbe a precisarlo nell’atto. Infine, la convenzione prevede la possibilità di redigere verbali di agibilità parziali, allo scopo di consentire di mettere in esercizio la nuova viabilità per tronchi. Non vengono però fissati tempi certi per la conclusione complessiva dell’opera, con il rischio che venga esclusivamente realizzato un primo tronco, nel caso di specie quello relativo al superamento degli abitati di Crocetta e San Polo, per poi dover attendere anni prima di veder risolti anche i problemi di circolazione all’interno del capoluogo del Comune di San Giorgio Piacentino, in attesa del completamento del ponte sul Nure. Indipendentemente dal nuovo ponte, infatti, ci sono opere quali la bretella interna all’abitato di San Giorgio, che congiungerebbe Via Bologna con la strada provinciale 36, che andrebbe realizzata prima possibile per alleggerire il traffico in prossimità del centro. Così pure diventerebbero urgenti i due sottopassi collocati rispettivamente su Via Napoli e Via San Francesco d’Assisi; tra l’altro, i sottopassi sono propedeutici al completamento della tangenziale e se non fossero realizzati con celerità potrebbero confermare il sospetto diffuso a San Giorgio che l’intenzione è di completare solo il primo tratto Crocetta-San Polo.
Inutile dire che questa bozza di convenzione mi convince poco – conclude Tagliaferri – e francamente spero che le carenze evidenziate vengano precisate e risolte dalla Provincia nella stesura definitiva del testo. In ogni modo continuerò a vigilare al fianco degli Amministratori di San Giorgio affinché queste criticità siano superate nell’interesse dei nostri concittadini. Sono altresì a conoscenza che anche l’amministrazione comunale di San Giorgio desidera avere maggiori certezze e assicurazioni in merito ai tempi di ripresa dei lavori nonché al fatto di poter avere periodiche e tempestive informazioni circa le determinazioni del Ministero delle Infrastrutture sul cronoprogramma degli interventi così da poter programmare i prossimi lavori pubblici sulla viabilità interna.