“Piacenza si colloca in un decoroso quarantesimo posto nella graduatoria delle province italiane per denunce di reati nel 2017, ma non è così per gli altri territori provinciali dell’Emilia-Romagna, con Rimini al secondo posto e Bologna al terzo e i rimanenti che si posizionano entro i primi trenta classificati. Non sono certo buone notizie per la nostra regione. Se infatti escludiamo il territorio piacentino, non possiamo che constatare quanto sia concreto il problema sicurezza e come siano giustificati i timori delle persone. Contrariamente ai sermoni che ci hanno propinato sindaci, amministratori e politici nazionali e locali del Pd o di altre formazioni della sinistra”.
Giancarlo Tagliaferri, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia in Regione, non usa mezzi termini per biasimare le “amministrazioni e i governi a guida democratica di aver sottovalutato irresponsabilmente la questione sicurezza”.
“E’ evidente che chi propina alle gente ideologie buoniste che contrastano con la realtà, che viene manipolata in chiave politicamente corretta, alla fine paga il dazio, perché i fatti, prima o poi, rompono la coltre di ipocrisia faziosa che ci elargiscono quotidianamente. Il diritto ad avere paura è una realtà che non può essere sottovalutato, soprattutto a fronte di episodi che accadono quotidianamente e ai numeri delle denunce di reati che emergono dalle statistiche. Considerando, poi, che c’è anche chi non denuncia reati minori perché lo considera inutile, ma anche questi episodi concorrono a creare quel clima di insicurezza e degrado che i cittadini lamentano. Questo senza nulla togliere all’attività encomiabile delle Forze dell’Ordine che si adoperano con abnegazione nel contrastare la criminalità. Il problema è solo politico: dove governano il Pd o altre formazioni di analoghe origini la questione sicurezza diventa sempre un’emergenza”.