Stefano Torre ha partecipato al prestigioso torneo di subbuteo delle tre T a Cremona giungendo ultimo, ma prendendosi, come sempre, l’onore delle armi. Il torneo era valido per il ranking lombardo di calcio da tavolo, classifica nella quale il rappresentante piacentino non ha fatto passi avanti. La maglia nera di Torre, che ha comunque sempre combattuto come un leone, giunge dopo un girone tiratissimo ed una semifinale di consolazione estremamente combattuta. Il problema per Stefano Torre, è stato soprattutto questione di materiali, infatti, a differenza dell’OLD SUBBUTEO, nel quale la plastica con i quale vengono realizzati omini e basi, è una sola, nel calcio tavolo, quello con le basi piatte, esistono soluzioni anche molto differenti. Si passa da basi velocissime che danno la sensazione di essere di ghiaccio per tanto scivolano veloci, a basi che consentono un aggancio facile anche colpendo la palla in modo deciso, a basi che alzano sempre la palla anche colpendola piano, a basi che raddrizzano il colpo … e via dicendo.
A seconda della base che si usa, cambia il modo di giocare ed ogni giocatore dedica un tempo lunghissimo alla ricerca della base adatta alle sue caratteristiche. Le basi davvero capaci di performance particolari sono anche molto costose, con prezzi che arrivano per alcune basi bicomposte, ad oltre cento euro. Quindi la scelta delle giuste basi rischia di essere un vero e proprio investimento … ed in ogni caso è questione molto più complessa di quel che Torre si aspettasse. Il Bionico, del tutto ignaro della esistenza di simili basi, in vista del torneo al quale non avrebbe potuto partecipare con le sue squadre OLD SUBBUTEO, si era procurato un set di basi TOP SPIN modello PRIMA da 8 euro che, pur facendo la propria parte in modo egregio, ben poco possono contro le bicomposte, soprattutto al tiro.
Ma oltre al materiale, gap che il giocatore Bionico colmerà prima del prossimo torneo di Calcio Tavolo, ciò che ha messo in difficoltà Torre sono state alcune differenze nel regolamento di gioco rispetto a quello dell’old Subbuteo. Il Fuorigioco viene infatti trattato in modo lievemente differente, così come il fallo laterale. Ma ciò che più differisce tra subbuteo moderno ed antico, è la regola del back, secondo la quale quando il giocatore che muove in difesa, tocca un uomo o la palla dell’attaccante, tutto deve tornare nella situazione antecedente al tocco. Orbene, nel subbuteo moderno o Calcio Tavolo che dir si voglia, se si tocca la palla in movimento è fallo, ed anche se si intercetta l’omino avversario mentre si muove (in questo caso è ostruzione). Quindi la sconfitta senza mezzi termini subita dal nostro Campione Provinciale, in carica dal 1987, anno in cui si svolse l’unico campionato provinciale di subbuteo mai disputato a Piacenza, trova una serie di giustificazioni che non indorano comunque la pillola.
Alla fine Torre stesso ha affermato: “Ci vendicheremo!”
Occorre prepararsi in modo che la prossima volta il movimento Subbuteistico della nostra provincia riesca a conquistare Cremona, ed il Bionico è pronto! Per la cronaca il Torneo 3T è stato vinto da Carlo Ciraolo dello Stradivari Cremona che ha superato in finale Vittorio De Pascale dei Flickers Milano. Tra i cadetti la vittoria è andata Diego Lazzaron del Brixia Brescia che ha battuto il sorprendente Pietro Gatti del Pierce14 Casal Monferrato.