“Strà, finalmente la verità”, lo storico Pino De Rosa prosegue il suo tour in provincia di Piacenza per presentare il suo ultimo libro dove getta una nuova luce sull’eccidio che nel 1944 macchiò di sangue la zona dell’alta Valtidone. Prossimo appuntamento mercoledì 22 febbraio alle 20,30 a Carpaneto: De Rosa parlerà delle sue ricerche alla Sala Bot del Municipio, insieme all’autore il giornalista Alberto Brenni e Walter Confalonieri. Serata a cura del circolo culturale “Nicola Bombacci”.
L’ECCIDIO DI STRA’
Il 30 luglio del 1944 un gruppo di soldati tedeschi e italiani tentarono di conquistare la Rocca d’Olgisio, nel territorio di Pianello Valtidone, scelta come presidio da una milizia di partigiani. Ne scaturì una sparatoria. Dopo poco tempo i nazifascisti capirono di non avere possibilità di vittoria e si ritirarono. Nel retrocedere, il gruppo di soldati si fermò nel piccolo paese di Strà per riposarsi, mangiare e bere.
Precisamente il punto di ristoro era la bottega della famiglia Riccardi. A un certo punto i soldati iniziarono ad accanirsi contro gli abitanti della frazione uccidendo nove civili: un bambino, Alessandro, di due anni; una ragazza, Primina, di sedici; altre cinque donne, dai 27 agli 85 anni, e due uomini di 71 e 76 anni. Questi sono i dati accertati da tutti quanti gli storici che hanno indagato sulla vicenda. Quello su cui ancora oggi si discute è la causa scatenante di questo eccidio, cosa abbia spinto da un momento all’altro i soldati tedeschi e italiani a rivoltarsi contro la cittadinanza. La tesi più accreditata parla di pura follia omicida da parte degli autori, una pazzia innescata dall’abbondante consumo di vino durante la permanenza nella bottega dei Riccardi. Ma si è parlato anche di una possibile strategia militare: non essendo riusciti a vincere i partigiani con le armi, i fascisti avrebbero giocato la carta del mettere la cittadinanza contro i rivali (senza partigiani nei paraggi non ci sarebbe stata la strage). Ancora oggi i motivi dell’eccidio di Strà sono comunque avvolti dall’alone tipico delle ipotesi. Lo storico piacentino Pino De Rosa, però, oggi avanza una nuova tesi: e se la furia della milizia italo tedesca fosse esplosa dopo un attacco armato? Un attacco in seguito al quale venne ucciso proprio un ufficiale, il capo di quel gruppo di soldati? De Rosa ha iniziato a indagare passando al setaccio cimiteri, archivi polverosi, intervistando persone presenti all’epoca dei fatti, addirittura intrattenendo rapporti con storici e associazioni tedesche. Insomma una ricerca paziente racchiusa in questo volume: “Strà, finalmente la verità” (edizioni Tipleco).