Ieri sera #torresindaco è stato ospite di Radio Sound dove, in diretta, ha presentato la sua pirotecnica campagna elettorale per le prossime elezioni comunali di Bettola.
I punti programmatici sono tanti, tutti all’insegna della provocazione. Si va dalla shoccante proposta di trasformare il monte Santa Franca in un vulcano, a quella di costruire un grande porto mercantile a Bettola, chiaramente dopo aver reso il Nure navigabile, alla più realizzabile promessa di portare a Bettola un Gran premio di Formula uno.
Pur incentrata sullo scherzo, la campagna elettorale di Stefano Torre, esperto di web marketing piacentino con un passato politico nella Lega Nord, ha in se il germe della denuncia e corre sul filo dei sentimenti che la gente prova nei confronti della politica.
Torre, sollecitato da Roberto Forti speaker di Radio Sound afferma –“Partire, come io ho fatto, con lo slogan: “mi sono rotto i coglioni” significa affermare quello che la maggior parte dei cittadini pensa della politica e non solo. Io vado dove la gente cerca qualcuno al quale dare la sua fiducia.”
E così Torre ha messo in programma anche la realizzazione di un casinò, la coppa del mondo di sci, un vinidotto per portare il vino dal rubinetto e, dulcis in fundo, il divieto di morire!
“Così i bettolesi vivranno come Matusalemme – aggiunge Torre – e, siccome l’aria di Bettola è come il Viagra, si divertiranno moltissimo!”
Numerosi gli interventi dei radio ascoltatori che hanno posto domande, talvolta scomode, alle quali Torre ha risposto, disimpegnandosi egregiamente e, ogni tanto fingendo di non capire esattamente la domanda.
Momento clou è stata la telefonata di Paolo Negri, che ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco, in competizione con #torresindaco ed al quale Stefano Torre ha fatto i suoi auguri, anche se poi ha affermato in un fuori onda: “alla fine voteranno per me anche i miei avversati, è troppo fico il mio programma elettorale”.
Ad una radioascoltatrice di Roncovero, che chiedeva un trattamento di favore per chi avesse sostenuto la campagna di #primaBettola, Torre ha ricordato il suo slogan elettorale: “un buon sindaco manda a cagare tutti”, chiudendo con: “se vorrà farci proposte interessanti le prenderemo in considerazione, ma le faremo nostre solo dopo averne valutato con attenzione la fattibilità”.
C’è anche stato chi ha richiesto di raddrizzare la strada tra Biana e Padri, e chi ha chiesto a Torre di dare una svolta green al suo programma facendo diventare Bettola il comune più ecologico d’Europa. Torre ha ringraziato ed, evidentemente compiaciuto, ha risposto che sicuramente avrebbe preso in considerazione la cosa.
Aspettiamoci quindi nuovi punti che Stefano Torre aggiungerà al programma per dargli un aspetto decisamente green.
Tra le battute di Torre:
“Bettola è la città d’origine della mia famiglia ed è da sempre la mia Capitale, io la sogno indipendente e fuori dall’euro. Sarà faticoso riuscirci, ma credo proprio che riusciremo ad adottare il Colombo come moneta bettolese.”
“Credo che la mia campagna elettorale, e la mia inevitabile successiva elezione, possa trasformare Bettola in un laboratorio politologico di importanza internazionale. I cittadini Bettolesi faranno scuola nel scegliere il prossimo sindaco, cioè me.”
“Alcuni miei amici come Donald Trump, Vladimir Putin e Francoise Hollande mi stanno aiutando moltissimo in questa campagna elettorale: Donald ha promesso che cambierà nome a New York che dopo la mia vittoria si chiamerà “Nova Betla”, Vladimir trasferirà a Bettola la base spaziale di Baikonur mentre Hollande, bè, ha perso a poker la Tour Eifell.”