Stabilimento Valmontana di Monticelli a rischio trasferimento, Lunni: “La Provincia dia garanzie”

“Evitare che lo stabilimento Valmontana di Monticelli venga trasferito e allontanato dal territorio piacentino”. Lo chiede il consigliere provinciale Matteo Lunni, del gruppo La Provincia che Piace”.

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“Dopo il fallimento del gruppo RDB, la ditta Italprefabbricati di Teramo, nell’estate 2015, ha acquisito alcuni stabilimenti dell’impresa piacentina, tra cui quello sito a Valmontana di Monticelli d’Ongina. Il patto sindacale sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil con la nuova proprietà prevedeva il rilancio del marchio e l’accentramento della produzione del nord Italia presso lo stabilimento Valmontana. Tale obiettivo è stato ribadito nel marzo 2016 quando l’Amministratore Delegato di Italprefabbricati ha preannunciato un piano di investimenti triennale del valore di 7 milioni di euro, oltre ad altri 3 o 4 per l’acquisto degli immobili e ulteriori 5 per portare a Monticelli strumenti e macchinari da altri stabilimenti. Italprefabbricati, al fine di ottimizzare i costi e procedere agli investimenti, ha espresso l’intenzione di procedere all’acquisto dell’immobile di Valmontana, tuttora di proprietà di RDB Immobiliare ma, a quanto sembra, non vi sarebbe accordo tra potenziali venditori ed acquirenti sul valore del bene. A quanto pare Italprefabbricati potrebbe essere interessata all’acquisto dello stabilimento dismesso della ditta Canova Prefabricati in Comune di Alseno, dove potrebbe trasferirvi la produzione attualmente a Valmontana. Malgrado vengano conservati tutti i posti di lavoro i dipendenti, per la maggioranza residenti in Comune di Monticelli, dovranno percorrere oltre sessanta km al giorno per recarsi al lavoro. Anche l’ipotesi di collocamento presso capannoni non utilizzati in Comune di Monticelli sembrerebbe essere stato escluso da Italprefabbricati perché giudicato troppo oneroso”.

“A questo punto chiedo quali siano i prossimi passi che si intendono compiere per cercare di evitare il trasferimento di Valmontana dal territorio della Bassa piacentina e se si intenda convocare un tavolo istituzionale con le altre Amministrazioni Comunali piacentine, in particolare quelle della zona circostante, e la Regione, oltre ai Sindacati, a Confindustria e alle due proprietà, per dare un segnale di attenzione dell’intero territorio piacentino intorno a questo problema, come avvenne al tempo della crisi RDB”.

“Chiedo inoltre se l’amministrazione abbia intenzione di inserire tra le richieste da portare all’attenzione di Italprefabbricati, in via prioritaria, quella di evitare che un eventuale futuro trasferimento porti lo stabilimento fuori dal territorio piacentino”.