Quando si ha la coda di paglia, di solito, si cerca di addolcire chi potrebbe metterci nei guai. Non questo rumeno di 28 anni, che nonostante i carichi pendenti con la giustizia non ha trovato di meglio da fare che prendere in giro i poliziotti che lo stavano per controllare. “Ma perché non andate a fare controlli dove c’è bisogno, siete pagati per questo” ha detto agli agenti dopo essere stato fermato in via Negri insieme a un amico ucraino di 36 anni.
Gli agenti hanno identificato il rumeno il quale, prima ha fornito false generalità, poi ha spintonato i poliziotti tentando la fuga a piedi. La pattuglia è riuscita a bloccarlo per poi condurlo in questura dove è emerso il perché di questo tentativo di sottrarsi ai controlli.
L’uomo è risultato raggiunto da un ordine di carcerazione per un’aggressione alla compagna commessa nel 2009: lo straniero si trovava al volante di un’auto risultata poi rubata insieme alla ragazza. A un certo punto tra i due scoppiò una lite al culmine della quale il rumeno arrivò a picchiare la donna rubandole poi le chiavi di casa e il portafogli. Un episodio che costò al 28enne la condanna a otto mesi di reclusione con le accuse di violenza privata e ricettazione. Il rumeno è stato arrestato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per aver fornito false generalità.
L’ucraino, invece, è risultato raggiunto da un decreto di espulsione, evidentemente non rispettato: la sua posizione è ora al vaglio degli inquirenti.