Sopralluogo dell’Epas a Rivalta, alla ricerca delle presenze paranormali che abitano il castello

La notte tra il 25 e il 26 novembre 2017, è stata tenuta un interessante indagine/ricerca di tipo culturale storico scientifica (utilizzando strumentazioni tecniche e capacità specifiche di ogni componente del TEAM) destinato alla ricerca di eventuali anomalie o prove di una qualsiasi spiegazione agli accadimenti misteriosi che si narra siano avvenuti all’interno del magnifico maniero uscito da un libro di fiabe, conosciuto come il Castello di Rivalta sito presso l’omonimo Borgo nel Comune di Gazzola (PC) con il benestare e l’autorizzazione del Conte Orazio Zanardi Landi e del suo staff di collaboratori il Team E.P.A.S. Sezione di Piacenza in collaborazione con il Direttivo dell’Istituto Nazionale di studio e ricerca dei Fenomeni Paranormali costituito dal Fondatore e Presidente Internazionale Massimiliano Maresca, dal Vicepresidente Internazionale Giuseppe Ferrara, dalla presidentessa della Sezione di Monza e Brianza Sabrina Cavallari è dal suo tecnico Pappetti Francesco. Della Sezione piacentina hanno partecipato all’Indagine il Presidente Marcello Chichinato, Rocco Americo fonico e ricercatore, Roberta Bacchetta fotografa e ricercatrice, Daniele Grilli Camera-men e Vicepresidente, Marco Delli Bergoli fotoreporter e ricercatore, Cristian Girandola 1° consigliere associativo e storiografo della sezione, Riccardo Luigi Balestri secondo cameraman, Ferronato Alessandro addetto alle strumentazioni.

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Durante l’Indagine sono emersi diversi episodi atipici come riferito dal Presidente Internazionale Massimiliano Maresca: “Un posto incantevole come la maggior parte dei castelli del Ducato di Parma e Piacenza denso di storia e ricco per stile e arte, dove i fasti di un tempo richiamano alla mente tanti aneddoti e leggende, è stata una serata all’insegna della ricerca del paranormale passata insieme alla Sezione di Piacenza investigando e ricercando un qualcosa di anomalo con dedizione e dovizia di particolari, per quanto mi riguarda al momento sino a che tutto il materiale non sarà stato scrupolosamente vagliato ed esaminato tutto sommato è stata una ricerca abbastanza tranquilla, non vi sono stati particolari segnali di presenze atipiche se non nella cucina (dove sembra essersi, secondo i racconti, manifestata la presenza del cuoco Giuseppe ucciso per motivi di gelosia in un impeto d’ira dal maggiordomo, stufo che la sua amata si intrattenesse in incontri segreti amorosi con lo chef) che nei sotterranei vicino al pozzo dell’acqua le sensazioni sono state molto forti. L’indagine si è svolta con i due gruppi divisi in modo da poter coprire il perimetro a 360°, mentre il Direttivo associativo si è occupato, del piano terra e precisamente Salone d’onore, sala da pranzo, corridoi e per l’appunto la cucina, la Sezione di Piacenza si occupava dei sotterranei, delle cantine, delle ex prigioni e del famoso pozzo dell’acqua all’altezza del quale pare sia stato rinvenuto il corpo esanime e impiccato del cuoco Giuseppe. Per l’appunto in quella zona è collocata una statua con le fattezze del famoso cuoco ed in quel posto preciso entrambe le squadre hanno avuto le medesime sensazioni ed alcuni componenti si sono sentiti spossati come se ad un certo punto le proprie energie tendessero ad affievolirsi, ovviamente ragionando con logica il tutto può essere spiegato in maniera razionale.
Oltre all’utilizzo di strumenti tecnici abbiamo tentato un esperimento di rabdomanzia applicato al campo del paranormale suggeritomi, dal presidente della Sezione Inglese di E.P.A.S., che ha riscontrato un dato positivo fra l’altro all’interno della cucina, utilizzando due bacchette di forma curvata a L in lega metallica, ossia le famose bacchette da rabdomante che in base all’energia presente nell’ambiente possono essere stimolate a muoversi, quindi oltre a strumentazioni tecnologiche abbiamo utilizzato uno strumento analogico, la particolarità di questo esperimento (documentato da un video che presto verrà realizzato e trasmesso sul canale YOU TUBE associativo EUROPEANPAS), sta nel fatto che lentamente muovendosi convergevano fra esse, presumibilmente la lentezza è dettata dal fatto che l’energia dell’ipotetica presenza atipica era molto latente”.

Prosegue il Vicepresidente Internazionale Giuseppe Ferrara Secondo le mie riflessioni personali, non vi è stata una forte attività paranormale, potrebbe esserci una sorta di energia residuale che a tratti alterni di tanto in tanto si manifesta, che però non abbiamo rilevato in maniera chiara in quanto c’è stato un momento di breve entità in cui sembrava si paventasse un qualcosa, ma è stato troppo breve per dare adito ad un qualcosa di certo al momento sino a che non avrò esaminato il tutto secondo la mia opinione non vi è attività paranormale ma non tendo ad escluderlo completamente.

Continua il Presidente della Sezione Piacentina Chichinato, sono avvenuti diversi episodi di distorsione del campo elettromagnetico alcuni spiegabili altri no, diversi scompensi nelle batterie delle strumentazioni che nonostante fossero a piena carica e nuove si sono esaurite in men che non si dica ad esempio una batteria da 20000 Amph garantita a piena carica per durare almeno 4 ore si è scaricata dopo solo pochi minuti di utilizzo, 2 griglie laser dopo alcuni minuti di utilizzo in punti ben precisi oltre ad esaurire le batterie non sono state in grado di accendersi in alcun modo sino a quando non abbiamo cambiato zona di indagine ed hanno ripreso a funzionare e sono risultate con il tester a piena carica. Come riferito dal presidente Maresca, tre membri del gruppo giù vicino al pozzo dell’acqua si sono sentiti leggermente spossati e fiacchi come privati delle energie una volta in superfice al pian terreno hanno ripreso vigore. Il tutto ragionando in senso razionale potrebbe essere spiegato da un forte campo elettromagnetico naturale, ma come mai non tutti gli strumenti sono impazziti nonostante l’ipotesi di una presunta vicinanza con un campo di tale livello. Sbalzi repentini di temperatura e sensazioni molto strane, suggestione un po’ di stanchezza e qualche abbassamento di pressione può essere una spiegazione razionale a tali eventi, ma come disse Albert Einstein la realtà è una semplice illusione, sebbene molto persistente e proseguendo per aforismi possiamo anche ammettere che la realtà dei fatti non è sempre ciò che appare. Come disse Washington Irving.

Concludendo sino a che tutto il materiale non sarà attentamente analizzato, studiato , esaminato e vagliato con mente aperta e di comune accordo possiamo asserire, tante ipotesi possono essere fatte, ma fino a che non avremo un riscontro tangibile non possiamo ne smentire, ne tantomeno asserire nulla di certo sulle probabili anomalie presenti all’interno del Castello di cui al momento sembra non esservene traccia. Il Castello di Rivalta la sua storia, la sua arte, il suo fascino ed il suo mistero rimangono al momento l’unica reale certezza.