Sì al monumento sulla scalinata della Muntà di Ratt

Via libera definitivo da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza alla collocazione in cima alla scalinata della Muntà di Ratt del monumento agli antifascisti piacentini che combatterono nella guerra di Spagna, realizzato in occasione dell’ottantesimo anniversario dell’inizio del conflitto.

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Nei giorni scorsi, infatti, “esaminata la documentazione trasmessa dal Comune di Piacenza e dopo un ulteriore sopralluogo” la Soprintendenza ha espresso “parere favorevole al permanere della collocazione del cippo commemorativo sormontato dalla scultura in bronzo realizzata dall’artista Giuseppe Tirelli, posto nell’area antistante alla scalinata della Munta di Ratt in via Mazzini, angolo via S.Tomaso”. Una valutazione, precisa la nota della Soprintendenza, di segno positivo “sia dal punto di vista architettonico che di ambientazione scenografica”, che si somma al parere favorevole già espresso nel dicembre scorso dalla commissione per la Qualità architettonica e il paesaggio di designazione consiliare.

Soddisfatto per il duplice benestare l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Cisini, che sottolinea inoltre l’esito favorevole del percorso partecipativo avviato dall’Amministrazione comunale nell’autunno 2016: “Nel due mesi dal 19 ottobre al 18 dicembre, sul sito comunale dedicato “Piacenzapartecipa”, i piacentini hanno potuto esprimere commenti e opinioni sulla struttura e sul suo posizionamento in via Mazzini. Nel periodo di pubblicazione del sondaggio le valutazioni pervenute sono state 341. Di queste ben 211 (quasi i due terzi) hanno espresso una valutazione sostanzialmente positiva sia sull’opera in sé che sul suo posizionamento”.

L’assessore prosegue ribadendo che “la collocazione della scultura non è invasiva nei confronti dello spazio circostante, rispetta la particolarità del luogo e con discrezione ne valorizza la memoria storica. Inoltre, l’opera di Tirelli ha dimensioni che non precludono la vista della scalinata della Muntà di Ratt e anzi, richiamando a sè la provenienza popolare degli esuli e dei volontari antifascisti piacentini, valorizza il contesto circostante”. Conclude Cisini: “A mio parere quindi è un ottimo lavoro che, alla luce dei pareri favorevoli della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza, della commissione per la Qualità architettonica e il paesaggio e della maggioranza dei piacentini che hanno partecipato al sondaggio, rimarrà in loco quale valore artistico aggiunto al contesto storico e urbanistico di via Mazzini”.