Segnali positivi per l’industria, crescita del 2,3% in un anno. Incertezza per artigianato e commercio

La Camera di Commercio ha reso noto i risultati dell’indagine congiunturale per il quarto Trimestre 2016. La rilevazione viene svolta da Unioncamere Italiana e Unioncamere Emilia Romagna per conto delle Camere di commercio e mette in evidenza l’evoluzione dei principali indicatori economici: si confermano i segnali positivi per il comparto industriale.  Ancora incertezza per Artigianato e Commercio al dettaglio.

Radio Sound

 

Industria

Nell’ultimo scorcio del 2016 si confermano le dinamiche positive registrate nel comparto delle industrie manifatturiere della provincia di Piacenza, con un nuovo aumento della produzione, +2,3% rispetto allo stesso periodo del 2015, che si pone in continuità con gli incrementi già registrati nel secondo e terzo trimestre dell’anno. Risultano in crescita anche il fatturato e gli ordini complessivi, con aumenti tendenziali rispettivamente del +2% e del +1,8%. Buona la performance sui mercati esteri dei prodotti “Made in Piacenza” con una raccolta di ordini che si mantiene sostenuta (+2,7%) e una sostanziale stabilità del fatturato estero. I giudizi espressi dagli imprenditori intervistati sul trimestre appena concluso sono piuttosto positivi: quasi la metà delle imprese ha infatti riscontrato un incremento produttivo rispetto allo scorso anno e la quota supera il 60% se il confronto viene fatto su base congiunturale, ovvero con il trimestre precedente.

 

Artigianato

Le imprese dell’Artigianato dell’industria segnano ancora il passo e chiudono il 4° Trimestre 2016 con andamenti negativi per tutti gli indicatori presi in esame dall’indagine.  La   produzione e il fatturato evidenziano un calo rispettivamente del -2,7% e del -2,6% e anche lo stock degli ordini complessivi risulta meno consistente, con una variazione tendenziale del -3,9%. Meno pesanti, ma comunque negative, le dinamiche relative alle esportazioni (-1,7%) e agli ordinativi esteri (-1,4%) Si accorcia il periodo di produzione assicurato dagli ordini, che risulta pari a 6 settimane ed il grado di utilizzo degli impianti si riduce, attestandosi al 65,2% della capacità produttiva massima. In ambito regionale invece si riscontra una dinamica di moderata crescita e le variazioni rilevate si attestano tutte in campo positivo.

 

Costruzioni

Il settore delle costruzioni interrompe la sequenza negativa rilevata nei precedenti periodi di indagine evidenziando un piccolo incremento del volume d’affari, pari al +1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche le imprese dell’artigianato edile, quelle più piccole del comparto, segnalano un’inversione di tendenza, con un incremento del fatturato del +2,5%. Le valutazioni espresse dagli imprenditori edili piacentini appaiono meno “fosche” rispetto ai periodi precedenti e quasi un terzo delle imprese intervistate ha riscontrato un aumento del volume d’affari sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche dal contesto regionale si rileva una dinamica cautamente positiva con una variazione del volume d’affari pari al + 0,4%.

 

Commercio al dettaglio

Il settore del commercio al dettaglio accusa una nuova flessione delle vendite, con una riduzione dello 0,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, andamento che si rileva anche come dato medio annuale, ovvero come sintesi dei 4 trimestri del 2016 che hanno riscontrato esiti sempre negativi. E i consumi risultano deboli anche in ambito regionale, dove il trimestre si chiude con un risultato molto simile a quello locale (-0,7%) e anche il dato medio annuale si colloca in campo negativo, con una riduzione dello 0,4%. Dai giudizi espressi dai commercianti piacentini sull’andamento delle vendite emerge che solo il 25,5% degli intervistati ha riscontrato un incremento del venduto rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre il 38% degli esercenti ne ha rilevato una diminuzione.