Pochissimi lavoratori, venerdì 10 febbraio alle ore 8, si sono presentati ai cancelli di Astra a Piacenza per timbrare il cartellino e andare a lavorare. Fiom: “Lo sciopero è riuscito in pieno”.
“C’è un clima di grande amarezza, c’è insoddisfazione tra le lavoratrici e i lavoratori. Provate a mettervi nei loro panni: lavorano sodo, e si trovano a pagare inefficienze dell’azienda per cui lavorano”.
Commenta così Marco Carini, segretario provinciale Fiom Cgil di Piacenza, lo sciopero che ieri ha bloccato la produzione di Astra veicoli industriali (Gruppo FCA) sul territorio piacentino.
L’adesione alla protesta indetta dalla Fiom dopo le assemblee dei giorni scorsi, in cui i lavoratori piacentini di FCA si sono interrogati sul da farsi, pere che abbia avuto risultati lusinghieri per i promotori. “Stando ai dati in nostro possesso, l’adesione allo sciopero sarebbe tra l’80 e il 90 per cento tra i produttivi. Ma al di là dei numeri, la protesta deve spingere l’azienda ad incontrarci. Sul tavolo ci sono due temi che non sono più rinviabili – ha aggiunto Carini – da un lato ci sono gli investimenti promessi e non ancora messi in campo, dall’altro chiediamo con forza l’avvio dei tavoli di monitoraggio nei quali azienda e lavoratori possano evitare di trovarsi, tra un anno, con lo stesso problema della mancata erogazione dei premi di risultato”